Intraprende le vie legali l’amministrazione del sindaco Vincenzo Cappello per recuperare i crediti sui servizi sociali vantati nei confronti della Regione Campania e dei comuni morosi dell’ambito C4.
Nonostante i continui solleciti e le ultime diffide notificate all’assessorato regionale alle Politiche Sociali e ai primi cittadini di diversi municipi che non versano un euro da qualche anno nelle casse del fondo unico d’ambito, il capoluogo matesino fino ad oggi ha provveduto regolarmente ad erogare servizi in favore delle popolazioni locali nel suo ruolo di comune capofila prima dell’ex C6 ed oggi C4, prestazioni a fronte delle quali la Regione non ha ancora stanziato materialmente le somme assegnate solo sulla carta fino a rendere la situazione oltremodo ingestibile sia finanziariamente che amministrativamente. Da qui la scelta di nominare un avvocato adottata nell’ultima seduta della giunta comunale con il chiaro obiettivo di chiedere al giudice la liquidazione dei fondi a valere sulle legge regionale 328/2000 che prevede il sistema integrato dei servizi sociali a livello territoriale. Una norma che individua, secondo i principi della responsabilizzazione, della sussidiarietà e della partecipazione, il Piano di Zona per gli interventi sociali e socio-sanitari come uno strumento fondamentale per la realizzazione delle politiche di intervento nel settore socio-sanitario, con riferimento, in special modo, alla capacità dei vari attori, istituzionali e sociali, di definire, nell’esercizio dei propri ruoli e compiti, scelte concertate in grado di delineare opzioni e modelli strategici adeguati per lo sviluppo di un sistema a rete dei servizi socio-sanitari sul territorio di riferimento, definito ambito territoriale C4 composto dai comuni di Ailano, Alife, Alvignano, Baia Latina, Caiazzo, Capriati a Volturno, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castello Matese, Ciorlano, Dragoni, Fontegreca, Formicola, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Liberi, Piana di Monte Verna, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pontelatone, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, Riardo, Roccaromana, Ruviano, S. Angelo d’Alife, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico e Valle Agricola.
Già l’Ambito territoriale ex C6, però, era creditore, per servizi puntualmente erogati in precedenza, nei confronti della Regione Campania di somme per un totale che supera i pari 651 mila euro, di cui 296 mila e passa euro per i servizi di assistenza domiciliare ai non autosufficienti conclusi al 31 dicembre 2011, ed oltre 283 mila euro per l’anno 2012, sempre a valere sul fondo per la non Autosufficienza – FNA, poi 71 mila euro e più, ovvero il 50% delle risorse relative alla spesa per le prestazioni socio-sanitarie compartecipate dell’anno 2012, come da rendicontazione inviata nel febbraio 2014.
Il nuovo ambito C4 pure è creditore nei confronti dell’assessorato regionale alle Politiche Sociali per un totale pari ad oltre un milione e 246 mila euro, di cui 287 mila euro pari al saldo del Fondo Nazionale Politiche Sociali – FNPS per i servizi programmati nella prima annualità del Piano di Zona 2013-15; altri 113 mila e passa euro pari al saldo delle risorse del Fondo Regionale indistinto per i servizi programmati sempre nella prima annualità del Piano di Zona 2013-15; altri 488 mila euro per risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali – FNPS per i servizi programmati nella II annualità del Piano di Zona 2013-15; ulteriori 168 mila euro pari al saldo delle risorse del Fondo Regionale indistinto per i servizi programmati nella II annualità del Piano di Zona 2013-15; ancora 172 pari al saldo delle risorse del FNA per i servizi programmati nella II annualità del Piano di Zona 2013-15; ed infine, 16 mila e passa euro quali risorse del Fondo Regionale dedicato per le funzioni già esercitate dall’Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ex ONMI) di cui alla Legge Regionale n. 11/2007, programmate nella II annualità del Piano di Zona 2013-15. “Risorse queste che sono destinate al pagamento di servizi sociali e socio-sanitari integrati già resi nel corso degli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 da parte di operatori e Cooperative – si legge nel corpo della delibera – che hanno maturato crediti certi, liquidi e esigibili nei confronti del Comune di Piedimonte Matese, capofila dell’Ambito ex C6 e del nuovo Ambito C4 tanto che, a causa della mancata liquidazione delle stesse risorse da parte della Regione Campania, il capoluogo matesino ha accumulato ritardi di circa 15 mesi nella liquidazione dei corrispettivi maturati dagli operatori e dalle Cooperative ed è allo stato esposto a procedure esecutive con pagamento di interessi e spese legali”. Neppure lo stanziamento di 586 milioni di euro alla Regione Campania in forza del decreto 35 sui debiti della pubblica amministrazione ha di fatto sbloccato la situazione, anzi a tutt’oggi l’Ente di palazzo Santa Lucia non è in grado di fornire indicazioni precise in merito alla emissione dei mandato a favore dell’ex Ambito C6 e del nuovo Ambito C4, oltre a non aver corrisposto neppure le risorse per la liquidazione dei contributi ai minori riconosciuti da un solo genitore per l’anno 2014. A ciò si aggiunge, poi, la situazione di morosità di diversi comuni facenti parte dell’ambito che non hanno mai versato al comune capofila somme derivanti da quote di compartecipazione per gli anni 2013 e 2014 per un totale di oltre 202 mila euro.
“Le fonti di finanziamento costituite dalle quote di compartecipazione da parte dei Comuni – viene motivata la scelta di conferire apposito incarico ad un avvocato – sono destinate alla realizzazione di interventi sociali e socio-sanitari programmati nel Piano di Zona e che questi sono stati erogati anche a favore dei Comuni inadempienti negli anni 2013 e 2014″. Una situazione che non può essere ulteriormente sostenuta tanto che il Coordinamento Istituzionale, dopo aver preso atto in varie sedute, da ultima nella seduta del 15 febbraio scorso, delle enormi difficoltà degli operatori che da mesi non percepiscono lo stipendio, del rischio da parte dei Comuni associati di subire dai creditori procedure esecutive con aggravio di spese, ha dato mandato al Presidente per la nomina di un legale che ora è stato individuato dal comune capofila nell’avvocato Emiliana Grillo, con le spese delle procedure esecutive che saranno poste a carico degli Enti debitori.
da Cronache di Caserta