I Sindaci del casertano
uniti per salvaguardare la continuità dei servizi sociali nei centri della
provincia. Ieri mattina una riunione presso il Municipio di Caserta ha dato
spazio al confronto tra i primi cittadini dei comuni capifila degli Ambiti
sociali, per individuare strategie condivise utili a sollecitare le autorità
regionali a intervenire tempestivamente sui ritardi accumulati nei pagamenti degli
ultimi anni, che hanno messo a rischio il prosieguo dei servizi erogati
provocando addirittura la loro interruzione, com’è accaduto per l’Ambito C04 di
cui è capofila Piedimonte Matese.
uniti per salvaguardare la continuità dei servizi sociali nei centri della
provincia. Ieri mattina una riunione presso il Municipio di Caserta ha dato
spazio al confronto tra i primi cittadini dei comuni capifila degli Ambiti
sociali, per individuare strategie condivise utili a sollecitare le autorità
regionali a intervenire tempestivamente sui ritardi accumulati nei pagamenti degli
ultimi anni, che hanno messo a rischio il prosieguo dei servizi erogati
provocando addirittura la loro interruzione, com’è accaduto per l’Ambito C04 di
cui è capofila Piedimonte Matese.
Accanto ai Presidenti
dei Coordinamenti istituzionali dei vecchi e nuovi Ambiti della provincia di
Caserta, c’erano anche i rappresentanti della Consulta del Terzo Settore, dei
consorzi e cooperative che gestiscono i servizi, di associazioni del
partenariato locale, nonché i segretari provinciali delle maggiori sigle
sindacali. Insieme per condividere l’impegno a far valere i diritti delle
comunità locali, in cui sono numerosi i cittadini appartenenti alla fasce più
deboli – anziani, minori, diversamente abili – su cui vanno a gravare maggiormente i
disagi.
dei Coordinamenti istituzionali dei vecchi e nuovi Ambiti della provincia di
Caserta, c’erano anche i rappresentanti della Consulta del Terzo Settore, dei
consorzi e cooperative che gestiscono i servizi, di associazioni del
partenariato locale, nonché i segretari provinciali delle maggiori sigle
sindacali. Insieme per condividere l’impegno a far valere i diritti delle
comunità locali, in cui sono numerosi i cittadini appartenenti alla fasce più
deboli – anziani, minori, diversamente abili – su cui vanno a gravare maggiormente i
disagi.
Una situazione
gravissima e oramai intollerabile, come evidenziato dal sindaco di Piedimonte e
Presidente del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito C04, Vincenzo Cappello,
il quale in più occasioni si è fatto promotore di incontri con i vertici
istituzionali, cercando di tenere alta l’attenzione su una questione capitale
per tutte le realtà dell’Ambito: “Nonostante
la grave condizione che stiamo affrontando assieme a cittadini e operatori, e i
solleciti che costantemente abbiamo inviato, colpisce l’indifferenza generale
che il mondo dei servizi sociali si ritrova oggi a vivere. Da 20 giorni
l’erogazione dei servizi è stata sospesa nei 31 comuni dell’Ambito per via
delle inadempienze regionali, e così
molte persone si ritrovano in difficoltà, senza qualcuno che li assista
nella loro quotidianità. Oltretutto, i circa 1000 operatori sociali hanno
accumulato ritardi per 17 mensilità. Non possiamo più attendere.”
gravissima e oramai intollerabile, come evidenziato dal sindaco di Piedimonte e
Presidente del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito C04, Vincenzo Cappello,
il quale in più occasioni si è fatto promotore di incontri con i vertici
istituzionali, cercando di tenere alta l’attenzione su una questione capitale
per tutte le realtà dell’Ambito: “Nonostante
la grave condizione che stiamo affrontando assieme a cittadini e operatori, e i
solleciti che costantemente abbiamo inviato, colpisce l’indifferenza generale
che il mondo dei servizi sociali si ritrova oggi a vivere. Da 20 giorni
l’erogazione dei servizi è stata sospesa nei 31 comuni dell’Ambito per via
delle inadempienze regionali, e così
molte persone si ritrovano in difficoltà, senza qualcuno che li assista
nella loro quotidianità. Oltretutto, i circa 1000 operatori sociali hanno
accumulato ritardi per 17 mensilità. Non possiamo più attendere.”
Intanto, mentre il
sindaco di Caserta Pio Del Gaudio si è fatto carico dell’impegno di chiedere un
incontro al governatore Stefano Caldoro, Vincenzo Cappello mette in conto la
possibilità di una vera e propria protesta da muovere dinanzi a Palazzo Santa
Lucia, nel caso in cui questi ennesimi tentativi di mediazione non trovino riscontro
nella concreta disponibilità della Regione Campania ad intervenire per
risolvere una volta per tutte la precaria condizione vissuta dagli Ambiti
sociali.
sindaco di Caserta Pio Del Gaudio si è fatto carico dell’impegno di chiedere un
incontro al governatore Stefano Caldoro, Vincenzo Cappello mette in conto la
possibilità di una vera e propria protesta da muovere dinanzi a Palazzo Santa
Lucia, nel caso in cui questi ennesimi tentativi di mediazione non trovino riscontro
nella concreta disponibilità della Regione Campania ad intervenire per
risolvere una volta per tutte la precaria condizione vissuta dagli Ambiti
sociali.
Comunicato stampa