Attraverso una cerimonia dove, il primo cittadino, assieme al responsabile dello Stato Civile,Giancarlo Scappaticcio, ha consegnato la cittadinanza italiana a Liliya Yehorova.
Al comune di
Piedimonte Matese anche l’integrazione
è all’ordine del giorno. Il sindaco
conferisce la cittadinanza italiana
a una donna di origini ucraine.
Attraverso una cerimonia dove,
il primo cittadino, assieme al responsabile
dello Stato Civile,Giancarlo
Scappaticcio, ha consegnato
la cittadinanza italiana a Liliya
Yehorova. Ora la donna, a tutti gli
effetti, può dirsi parte della comunità
nazionale e in particolare piedimontese.
La signora, di origini
ucraine, madre di un bimbo, è già
da tempo ben inserita nel tessuto
sociale della città di Piedimonte, dove
la rappresentanza ucraina è viva
e numerosa,e ora il processo di integrazione
nel suo nuovo Paese ha finalmente raggiunto il traguardo importante
della cittadinanza. Essendo stata accolta in Comune per ufficializzarla
nero su bianco, alla presenza
di familiari e amici, e con il
parere favorevole degli amministratori comunali.
«L’integrazione è una grande sfida non solo
per tutti noi -ha riferito
il sindaco,Vincenzo Cappello -Purtroppo
si corre spesso il rischio di
avere una distolta visione del fenomeno
dell’immigrazione. Si tende
a parlare di immigrati solamente
quando accadono gravi fatti che attentano
all’ordine pubblica; si parla di immigrati collegandoli alla
criminalità
organizzata, si parla insomma di immigrati come un “problema”.
Ed è per questo che il fenomeno dell’immigrazione viene trattato
come un “problema”. Bisogna
considerare l’integrazione non alla
stregua di un problema politico –
ha ancora aggiunto Cappello – ma
come una sfida che ha come premio
la crescita dell’intera Comunità
Europea».
Piedimonte Matese anche l’integrazione
è all’ordine del giorno. Il sindaco
conferisce la cittadinanza italiana
a una donna di origini ucraine.
Attraverso una cerimonia dove,
il primo cittadino, assieme al responsabile
dello Stato Civile,Giancarlo
Scappaticcio, ha consegnato
la cittadinanza italiana a Liliya
Yehorova. Ora la donna, a tutti gli
effetti, può dirsi parte della comunità
nazionale e in particolare piedimontese.
La signora, di origini
ucraine, madre di un bimbo, è già
da tempo ben inserita nel tessuto
sociale della città di Piedimonte, dove
la rappresentanza ucraina è viva
e numerosa,e ora il processo di integrazione
nel suo nuovo Paese ha finalmente raggiunto il traguardo importante
della cittadinanza. Essendo stata accolta in Comune per ufficializzarla
nero su bianco, alla presenza
di familiari e amici, e con il
parere favorevole degli amministratori comunali.
«L’integrazione è una grande sfida non solo
per tutti noi -ha riferito
il sindaco,Vincenzo Cappello -Purtroppo
si corre spesso il rischio di
avere una distolta visione del fenomeno
dell’immigrazione. Si tende
a parlare di immigrati solamente
quando accadono gravi fatti che attentano
all’ordine pubblica; si parla di immigrati collegandoli alla
criminalità
organizzata, si parla insomma di immigrati come un “problema”.
Ed è per questo che il fenomeno dell’immigrazione viene trattato
come un “problema”. Bisogna
considerare l’integrazione non alla
stregua di un problema politico –
ha ancora aggiunto Cappello – ma
come una sfida che ha come premio
la crescita dell’intera Comunità
Europea».
Vincenzo Corniello “Il Mattino”