A destare preoccupazione negli amministratori locali è la approvazione della recente legge regionale n. 16 del 7.08.14 che, al comma 146 dell’art. 1, mette a serio rischio le prestazioni socio-sanitarie Lea. Un timore espresso dai sindaci nell’ultima seduta del Coordinamento Istituzionale quando è stato preso atto “con grande rammarico e preoccupazione”, delle modifiche apportate alla norma.
A rischio l’erogazione delle prestazioni socio-sanitarie a partire dal prossimo 1 gennaio. L’allarme viene lanciato dai sindaci dei 31 comuni dell’Ambito Sociale C4 in una lettera inviata al presidente della Regione Campania, all’assessore regionale alle Politiche sociali, ai presidenti della II Commissione Consiliare Bilancio e Finanza e della V Commissione Consiliare Sanità e Sicurezza sociale, ai direttori generale, dell’unità operativa socio-sanitario e del Distretto Sanitario 15 dell’Asl Caserta, al Prefetto di Caserta, ai presidenti degli Ambiti territoriali della Campania, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni di volontariato, agli utenti e loro familiari e al servizio sociale professionale. A destare preoccupazione negli amministratori locali è la approvazione della recente legge regionale n. 16 del 7.08.14 che, al comma 146 dell’art. 1, mette a serio rischio le prestazioni socio-sanitarie Lea. Un timore espresso dai sindaci nell’ultima seduta del Coordinamento Istituzionale quando è stato preso atto “con grande rammarico e preoccupazione”, delle modifiche apportate alla norma, laddove si legge che “Il secondo periodo del comma 5 dell’articolo 42 della legge regionale 23 ottobre 2007, n. 11 (Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della legge 8 novembre 2000, n. 328), aggiunto dall’articolo 1, comma 61 della legge regionale 5/2013, è così sostituito: “I comuni singoli o associati provvedono, sulla base dei progetti elaborati in sede di U.V.I., alla copertura economica della quota di propria competenza, vincolata alle prestazioni socio-sanitarie di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, n. 19854 (Definizione dei livelli essenziali di assistenza) prelevando le risorse dal Fondo Unico di Ambito (FUA)”. Nella precedente versione, l’erogazione delle prestazioni socio-sanitarie, per la quota sociale a carico dei comuni, gravava sul Fondo sociale regionale per la non autosufficienza e consentiva all’inizio dell’anno l’erogazione delle prestazioni socio-sanitarie, nelle more di conoscere alla fine dell’anno la dotazione del FUA. La modifica normativa decisa nel mese di agosto dai consiglieri regionali con la approvazione della L.R. n. 16/2014, “effettuata senza alcun coinvolgimento dei Comuni e degli Ambiti territoriali e senza una preventiva concertazione con quest’ultimi, che avrebbe potuto contribuire a trovare una soluzione senza arrecare alcun danno e disagio agli utenti e loro familiari, – lamentano i sindaci dei 31 comuni nella lettera – ha come conseguenza gravissima che tutti i progetti elaborati dall’UVI non avranno copertura economica per la quota sociale a far data dal 1.01.15 e dovranno pertanto essere interrotti”. Questa modifica “inattesa, incomprensibile ed inserita all’interno di un collegato alla legge di stabilità regionale 2014″, arreca un altro “duro colpo ai servizi sociali e socio-sanitari erogati sul territorio dell’Ambito C/4 che sono oramai al collasso, per la mancata liquidazione di risorse finanziarie da parte della Regione Campania relative agli anni 2011, 2012, 2013 e 2014″. Il perché è presto detto poiché la modifica legislativa causerà il non proseguimento oltre il 31 dicembre prossimo dei progetti elaborati in UVI “anche perché la composizione del FUA per l’anno 2015, com’è consuetudine, sarà resa nota dalla Regione Campania a settembre 2015. Non crediamo che i cittadini che beneficiano di progetti elaborati dall’UVI possano aspettare il mese di settembre 2015!! E non crediamo che i sindaci possano assicurare da gennaio 2015 la copertura economica dei LEA con le risorse del FUA che saranno rese note dalla Regione Campania a settembre 2015!!”. Pertanto, i primi cittadino dell’Ambito territoriale C04 chiedono alle Autorità regionali di abrogare il co. 146 dell’art. 1 della L. R. 16/2014 e sollecitano i Presidenti degli altri Ambiti territoriali della Campania ad aderire alla richiesta di abrogazione nell’interesse prioritario di sostenere e garantire l’erogazione dei LEA anche nel 2015 senza alcun disagio o interruzione per gli utenti e loro familiari.
Enzo Perretta Cronache di Caserta