Nonostante gli effetti del decreto legge sulla cosiddetta “spending review” si siano rivelati nefasti per le aree interne con la perdita di servizi e presidi fondamentali per la vivibilità del territorio, lo sportello dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è destinato a restare in città ancora per molto tempo, almeno fino al 2020.
Non lascia ma raddoppia l’agenzia dell’Inps del capoluogo matesino che, dopo le soppressioni della sezione staccata d Tribunale e dell’ufficio territoriale dell’Equitalia, salva l’importante ufficio di via Nuova Monte Muto. Nonostante gli effetti del decreto legge sulla cosiddetta “spending review” si siano rivelati nefasti per le aree interne con la perdita di servizi e presidi fondamentali per la vivibilità del territorio, lo sportello dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è destinato a restare in città ancora per molto tempo, almeno per i prossimi 6 anni. Per tale arco temporale, difatti, è stato rinnovato nei giorni scorsi il contratto di fitto tra le direzioni provinciale e regionale dell’Inps e la proprietà dell’immobile che ne ospita sportelli ed uffici vari. Un prolungamento fino al 2020 della locazione dei locali siti al piano terra e al primo piano dello stabile che scongiura di fatto ogni pericolo di chiusura anche della sede periferica, negli ultimi tempi finita più volte al centro di voci ed indiscrezioni su una sua possibile cancellazione tanto da allarmare i patronati, gli avvocati e gli operatori del delicato settore della previdenza e del sostegno sociale da parte dello Stato tanto da creare anche un pó di preoccupazione tra i cittadini e gli addetti. Del resto, come capitato anche nelle sedi centrali di Agenzia delle Entrate, Equitalia ed altri organismi statali e parastatali caduti sotto la mannaia del risparmio ad ogni costo, anche i vertici nazionali dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sono stati costretti a fare i conti con la spending review tanto da aver dovuto raggiungere entro la fine dell’anno 2013 una diminuzione di almeno 95 milioni di euro rispetto alla spesa sostenuta nel 2012. In questa ottica, anche il nuovo contratto di fitto stipulato di recente ha dovuto risentire della politica di taglio dei costi di funzionamento delle varie sedi periferiche, atteso che la proprietà dell’immobile ha accettato la richiesta dei vertici dell’Inps di una decurtazione del canone complessivo annuale di locazione di diverse migliaia di euro, circa 25 mila euro in meno secondo alcune fonti, per rientrare nei parametri di risparmio dettati dalla direzione centrale per evitare la chiusura degli sportelli. Soddisfazione per la permanenza della sede periferiche nel capoluogo matesino da parte del responsabile dell’agenzia territoriale Vincenzo Di Costanzo che assicura il potenziamento dei servizi offerti all’utenza con una migliore organizzazione degli uffici ed una più efficiente razionalizzazione del personale dello sportello che serve oltre 25 comuni dell’alto casertano e che garantisce servizi efficienti e celeri ad un vasto bacino di utenza. Tra gli obiettivi prioritari da raggiungere nell’immediato, figura il ripristino del gabinetto diagnostico sanitario nella struttura al fine di evitare disagi ai cittadini nell’accertamento della invalidità civile per i disabili fino ad oggi di competenza della Asl e passati da un anno a Caserta, presso la sede provinciale dell’Inps, nell’ottica di decentrare in favore delle aree interne un importante servizio, avendo anche a disposizione nell’agenzia cittadina i locali e le attrezzature necessarie.
Cronache di Caserta