Si sta verificando un vero e proprio depauperamento del territorio con la chiusura di uffici e servizi. Incontro tra diciassette sindaci, presidenti di Comunità Montane e Parco Regionale del Matese con la triplice sindacale.
No al depauperamento del territorio con la chiusura di uffici e servizi, sì alla valorizzazione dell’alto casertano attraverso la promozione turistica delle sue specificità socio-culturali e delle ricchezze ambientali, paesaggistiche e climatiche. E’ questo il messaggio lanciato in maniera forte e chiara dai sindaci del Matese riuniti nel tardo pomeriggio di ieri presso la sede della Comunità Montana in una conferenza convocata dal presidente Fabrizio Pepe (nella foto) ed allargata, per l’occasione, anche agli enti montani del Monte Maggiore (presente il vicepresidente nonché consigliere provinciale Silvio Lavornia) e del Monte Santa Croce (col presidente Alberico Di Salvo), del parco regionale del Matese (col presidente Umberto De Nicola) e ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Camilla Bernabei, Giovanni Letizia e Antonio Farinari. Le fasce tricolori e gli amministratori dei 17 comuni del comprensorio si sono ritrovati per fare ancora una volta il punto della situazione sul progressivo processo di impoverimento istituzionale del comprensorio che ha preso piede da diversi mesi. Ne è nato un dibattito serrato ed un confronto proficuo sulla “continua declassazione del territorio, attuata con la soppressione di importanti Uffici e Organismi”, come ha spiegato Pepe nel suo lungo intervento, con i rappresentanti delle comunità locali che hanno insistito sulla necessità di lavorare sinergicamente, in primis a livello istituzionale, per un serio rilancio dell’alto casertano, anche e soprattutto mediante l’individuazione di “strategie utili ad indirizzare una rinnovata attenzione sulle aree più interne della provincia di Caserta, – come è stato ribadito da più parti – e scongiurare così ulteriori soppressioni e privazioni a danno delle comunità locali, su cui ormai pesano sempre più disagi di carattere sociale ed economico”. Numerosi i temi affrontati nel corso dell’incontro, a cominciare dalle questioni relative al sistema dei trasporti, la sanità, il mondo del sociale, gli organismi territoriali di interesse collettivo, dall’Equitalia al Tribunale già chiuse da mesi all’Inps e all’Agenzia delle Entrate che sono sempre più a rischio soppressione per i risparmi imposti dalla cosiddetta spending review, ma anche sugli effetti della riforma sulla razionalizzazione della spesa pubblica e dei tagli alle risorse da parte del governo centrale. I vertici casertani della Triplice sindacale si sono detti pronti a sostenere le battaglie dei sindaci e ad intraprendere anche azioni forti come scioperi e proteste che possano far arrivare ovunque la voce di un territorio ormai stufo di subire solo scippi e impoverimenti di ogni genere che finiscono per minare quella vivibilità tanto sbandierata ai quattro venti come peculiarità delle aree interne di Terra di Lavoro.
Cronache di Caserta