Non le manda a dire il primo cittadino del capoluogo matesino, Ente capofila dell’Ambito C/4 ex C/6: “La Regione ha ricevuto da tempo le risorse ma non molla…”
Nella qualità di Sindaco del Comune di Piedimonte Matese, capofila dell’Ambito territoriale sociale ex C/6 e del nuovo ambito C/4 e di Presidente del Coordinamento istituzionale in esecuzione di quanto deliberato dal Coordinamento istituzionale nella seduta del 25/06/2014 – ha provveduto ad inoltrare diffida e messa in mora nei confronti della Regione Campania per evitare l’imminente interruzione dei servizi-socio assistenziali e socio-sanitari erogati dal nuovo ambito C/4 a favore delle fasce più deboli della popolazione.
Nel documento inviato – tra gli altri destinatari anche agli organi di stampa – si possono leggere le ragioni dell’adozione dell’atto di cui trattasi, atto resosi necessario, stando a quanto affermato dall’Ente comunale, in considerazione delle seguenti circostanze:
“l’Ambito territoriale ex C/6 è creditore” – così si legge nel documento – “per servizi già erogati, nei confronti della Regione Campania dell’importo complessivo di euro 651.681,55; (…) l’Ambito territoriale C/4 è creditore nei confronti della Regione Campania dell’importo complessivo di euro 1.087.806,42; (…) la Regione Campania, nonostante abbia ricevuto da tempo le suddette risorse FNA e FNPS dal Ministero, ad oggi non ha provveduto ad effettuare le liquidazioni; (…) tali risorse sono destinate al pagamento di servizi sociali e socio-sanitari integrati già resi nel corso degli anni 2011, 2012 e 2013 da parte di operatori, Cooperative sociali, RSA ed altri soggetti gestori e fornitori che hanno maturato crediti certi, liquidi e esigibili nei confronti del Comune di Piedimonte Matese, capofila dell’Ambito ex C/6 e del nuovo Ambito C/4; (…) a causa della mancata liquidazione delle risorse da parte della Regione Campania, il Comune di Piedimonte Matese ha accumulato ritardi di circa 15 mesi nella liquidazione dei corrispettivi maturati dai creditori ed è allo stato esposto a procedure esecutive con il serio rischio di dover pagare interessi e spese legali.”
Evitare l’imminente interruzione di una pluralità di servizi, questa – come si evince – l’intenzione del Sindaco e la ratio a presidio dell’adozione dell’atto de quo. Il primo cittadino ora attende risposte concrete augurandosi che le medesime giungano quanto più precise e tempestive possibili.
Nel documento inviato – tra gli altri destinatari anche agli organi di stampa – si possono leggere le ragioni dell’adozione dell’atto di cui trattasi, atto resosi necessario, stando a quanto affermato dall’Ente comunale, in considerazione delle seguenti circostanze:
“l’Ambito territoriale ex C/6 è creditore” – così si legge nel documento – “per servizi già erogati, nei confronti della Regione Campania dell’importo complessivo di euro 651.681,55; (…) l’Ambito territoriale C/4 è creditore nei confronti della Regione Campania dell’importo complessivo di euro 1.087.806,42; (…) la Regione Campania, nonostante abbia ricevuto da tempo le suddette risorse FNA e FNPS dal Ministero, ad oggi non ha provveduto ad effettuare le liquidazioni; (…) tali risorse sono destinate al pagamento di servizi sociali e socio-sanitari integrati già resi nel corso degli anni 2011, 2012 e 2013 da parte di operatori, Cooperative sociali, RSA ed altri soggetti gestori e fornitori che hanno maturato crediti certi, liquidi e esigibili nei confronti del Comune di Piedimonte Matese, capofila dell’Ambito ex C/6 e del nuovo Ambito C/4; (…) a causa della mancata liquidazione delle risorse da parte della Regione Campania, il Comune di Piedimonte Matese ha accumulato ritardi di circa 15 mesi nella liquidazione dei corrispettivi maturati dai creditori ed è allo stato esposto a procedure esecutive con il serio rischio di dover pagare interessi e spese legali.”
Evitare l’imminente interruzione di una pluralità di servizi, questa – come si evince – l’intenzione del Sindaco e la ratio a presidio dell’adozione dell’atto de quo. Il primo cittadino ora attende risposte concrete augurandosi che le medesime giungano quanto più precise e tempestive possibili.
Elèna Italiano, Nuova Gazzetta di Caserta