Il sindaco del capoluogo matesino Vincenzo Cappello: “Era fondamentale la presenza di noi sindaci al fianco dei lavoratori per non farli sentire soli…”
Corteo di protesta ieri mattina dei Baif delle comunità Montane del Matese, del Monte Maggiore e del Monte Santa Croce nella città capoluogo di Terra di Lavoro dove gli operai hanno sfilato per le strade del centro cittadino contro il mancato pagamento degli stipendi da diversi mesi, anche da un anno come nel caso dell’ente montano matesino. Ad indire lo sciopero a carattere provinciale per la difesa degli operatori della forestazione sono state in maniera unitaria le segreterie casertane della Fai/Cisl, Flai/Cgil e Filbi/Uil attesa la “permanente assenza di decisioni utili da parte degli organi regionali, in merito al futuro dei lavoratori delle Comunità Montane, resa ancora più grave sia dall’assoluta carenza di risorse previste nel bilancio previsionale regionale per il corrente esercizio finanziario 2014, sia dall’insufficiente riparto dei fondi Fsc”. Il raduno dei manifestazione è avvenuto alle 9,30 di ieri dinanzi la stazione ferroviaria di Caserta da dove il corteo è partito alla volta di piazza Vanvitelli, laddove è ubicata la sede della Prefettura, per far sentire la propria voce ed il proprio grido di dolore circa le condizioni drammatiche in cui versano tanto gli enti montano quanto il personale stagionale in servizio presso gli stessi. A sfilare accanto ai braccianti agricoli e idraulico-forestali saranno anche i presidenti delle comunità montane Fabrizio Pepe, Antonio Carusone e Alberico Di Salvo, unitamente alle rispettive giunte esecutive, ed i sindaci dei comuni dell’alto casertano con tanto di fascia tricolore a significare anche la vicinanza degli enti locali ai bisogno di centinaia di cittadini e delle loro famiglie che da troppi mesi non percepiscono alcun salario. A guidare i sindaci, ovviamente il primo cittadino di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, che tra gli Enti Comunali che aderiscono alle Comunità Montane dirige il Comune più popoloso. “Era necessaria e importante la nostra presenza oggi qui, per dimostrare a chi deve adottare decisioni che questi operai e braccianti agricoli non sono soli. Ora tocca alle istituzioni dare un segnale a questi padri di famiglia. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Comunità Montana del Matese, Fabrizio Pepe: “L’iniziativa, auspicata e sollecitata anche in occasione dei nostri numerosi incontri assembleari e più volte ribadite in diverse circostanze, – spiega Pepe – inducono a testimoniare, come sempre, il senso di responsabilità di ciascuno, assicurando la propria presenza istituzionale alla manifestazione sindacale di oggi”. Proprio l’ente montano del Matese ha messo a disposizione alcuni pullman per raggiungere Caserta da parte dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero che “riveste un carattere più generale in quanto serve ad attirare l’attenzione sulle Comunità Montane, – conclude Pepe – in quanto istituzione pubblica e, quindi, anche in difesa del personale della funzione pubblica, che certo non vive una stagione migliore”.
Nuova Gazzetta di Caserta