L’assessore regionale Edoardo Cosenza: “La stima dei danni ci permetterà di valutare la portata della situazione e di ipotizzare un eventuale intervento regionale”. Intanto cresce l’attesa per l’incontro di domani tra i sindaci del Matese e il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
Riguardo i danni causati dal terremoto, domani è previsto un incontro dei sindaci con il Governatore Caldoro per chiedere misure urgenti. “La stima dei danni ci permetterà di valutare la portata della situazione e di ipotizzare un eventuale intervento regionale”. Non è esattamente la garanzia attesa dai sindaci del cratere. La risposta dell’assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza, è piuttosto una prova di dialogo. In vista di domani, quando i primi cittadini dei centri colpiti dal sisma del 29 dicembre, incontreranno il governatore Stefano Caldoro. Tra i temi da affrontare ci sarà senz’altro, sulla base di una conta dei danni aggiornata, il reperimento di fondi per la messa in sicurezza degli immobili privati lesionati. E se da un lato continua la verifica sugli edifici pubblici e privati, dall’altro anche i sindaci preparano i loro resoconti. “Rispetto alla nostra richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale, finora non è giunta risposta” ha detto Vincenzo Cappello che, per Piedimonte, ha voluto precisare quale sia esattamente la portata delle conseguenze del sisma sul patrimonio immobiliare della città. La stima del Comune parla di 66 sfollati, tra cui 11 minori. Cappello, insieme agli altri cinque primi cittadini del cratere (San Potito Sannitico, Castello Matese, San Gregorio Matese, Alife e Gioia Sannitica), in una lettera di due giorni fa, si appellava nuovamente a Regione e Governo, affinché venisse rinviata la chiusura del Centro operativo misto. A stretto giro è arrivata anche la risposta dell’assessore Cosenza: “Siamo vicini agli sfollati e ai sindaci. Dal quadro che emergerà dalle verifiche specialistiche si potrà ottenere la stima dei danni che ci permetterà di valutare la situazione e di ipotizzare un eventuale intervento regionale”. La stima fornita dalla Protezione civile regionale, sul fronte casertano, parla di 111 sopralluoghi nel comprensorio. Ieri sono state svolte 11 verifiche, 9 delle quali a Piedimonte Matese. I risultati hanno evidenziato l’inagibilità di altre due abitazioni. Gli altri due sopralluoghi sono stati eseguiti a San Gregorio Matese su case già in precedenza sgombrate.
Nuova Gazzetta di Caserta – Cronache di Caserta