Intanto nel capoluogo matesino sono tre i plessi scolastici che necessitano di riparazioni urgenti. La situazione.
Sono tre le scuole
cittadine che necessitano di riparazioni urgenti per i
danni patiti a seguito della forte scossa di terremoto
di domenica 29 dicembre. Sebbene riaperte tanto da
aver visto riprendere regolarmente le attività didattiche all’interno delle loro aule dopo la lunga pausa
natalizia, in alcuni plessi il via libera dei vigili del
fuoco è arrivato a condizione che vengano eseguiti
lavori urgenti per eliminare crepe e piccoli cedimenti conseguenza del violento movimento tellurico che ha avuto come epicentro proprio i monti del
Matese. La dichiarazione di agibilità è stata rilasciata dai tecnici verificatori del centro operativo misto
deputati alla stima dei danni per ben 12 degli edifici
scolastici ubicati sul territorio cittadini, mentre per
altri 3 il nulla osta è stato rilasciato con riserva atteso che sono necessari piccoli interventi localizzati di
puntellamento e sistemazione di danni ad elementi non strutturali.
Nello specifico, le prescrizioni di vigili del
fuoco e protezione civile
regionale hanno riguardato la scuola elementare
“Giovan Giuseppe D’Amore” di piazza Carmine, dove risulta indispensabile la installazione di
travi di ferro per rendere
più forte la pensilina
antistante l’edificio che
funge anche da collegamento tra i vari padiglioni, il plesso delle materne
di Principe Umberto, i cui locali interni necessitano
di un’opera di rinforzo delle strutture non portanti,
ed il primo circolo didattico sito all’interno del plesso di San Domenico, dove pure sono state rinvenute
piccole lesioni che, però, non pregiudicano la fruibilità della stessa struttura. Le tre scuole continueranno ad essere sotto osservazione ed attenzionate dalle
autorità di controllo, anche se dal comune già è
stato dato avvio alle opere di messa in sicurezza.
Sempre sul fronte delle scuole, resta l’inagibilità dell’Istituto Agrario “Scorciarini Coppola”, le cui aule
sono state trasferite momentaneamente presso l’edificio di via Vincenzo Caso che ospita l’Industriale,
scuola quest’ultima che, tra l’altro, fa parte dello
stesso istituto guidato dal dirigente scolastico
Nicolino Lombardi. Intanto, ieri mattina i sindaci dei 6
comuni dell’epicentro hanno incontrato il consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio
Massimo Grimaldi
che ha comunicato la convocazione per sabato prossimo di un incontro con il
governatore
Stefano Caldoro, come richiesto dai
primi cittadini. Grimaldi ha espresso ai sindaci
matesini rassicurazioni in merito alle attenzioni che
la Regione intende prestare al territorio che ha subito danni a seguito del sisma. E con un documento
firmato proprio ieri,
Vincenzo Cappello,
Giuseppe
Avecone,
Antonio Montone
,
Francesco Imperadore,
Mario Fiorillo
e
Giuseppe Mallardo
hanno
inviato a Caldoro una formale richiesta di intervento
sulla base delle priorità individuate, nella quale si
chiede di dichiarare lo stato di emergenza per i
comuni matesini, di dare aiuto per la sistemazione
degli sfollati, di mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati mediante i Vigili del Fuoco facendosi
carico degli oneri, e si fa richiesta di proroga per il
bando di accelerazione alla spesa dei Fondi strutturali, con una quota riservata ai comuni terremotati.
Allo stesso tempo, con un’altra nota, i sei sindaci
hanno ribadito anche al prefetto di Caserta e alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo un
primo sollecito dello scorso 3 gennaio, la necessità
di dichiarare lo stato di calamità, ma anche di prolungare l’attività del Centro Operativo Misto sino
all’esaurimento delle domande di sopralluogo, e
ricevere supporto logistico e finanziario per riuscire
a trovare una sistemazione alle persone rimaste
senza abitazione dopo il sisma.
cittadine che necessitano di riparazioni urgenti per i
danni patiti a seguito della forte scossa di terremoto
di domenica 29 dicembre. Sebbene riaperte tanto da
aver visto riprendere regolarmente le attività didattiche all’interno delle loro aule dopo la lunga pausa
natalizia, in alcuni plessi il via libera dei vigili del
fuoco è arrivato a condizione che vengano eseguiti
lavori urgenti per eliminare crepe e piccoli cedimenti conseguenza del violento movimento tellurico che ha avuto come epicentro proprio i monti del
Matese. La dichiarazione di agibilità è stata rilasciata dai tecnici verificatori del centro operativo misto
deputati alla stima dei danni per ben 12 degli edifici
scolastici ubicati sul territorio cittadini, mentre per
altri 3 il nulla osta è stato rilasciato con riserva atteso che sono necessari piccoli interventi localizzati di
puntellamento e sistemazione di danni ad elementi non strutturali.
Nello specifico, le prescrizioni di vigili del
fuoco e protezione civile
regionale hanno riguardato la scuola elementare
“Giovan Giuseppe D’Amore” di piazza Carmine, dove risulta indispensabile la installazione di
travi di ferro per rendere
più forte la pensilina
antistante l’edificio che
funge anche da collegamento tra i vari padiglioni, il plesso delle materne
di Principe Umberto, i cui locali interni necessitano
di un’opera di rinforzo delle strutture non portanti,
ed il primo circolo didattico sito all’interno del plesso di San Domenico, dove pure sono state rinvenute
piccole lesioni che, però, non pregiudicano la fruibilità della stessa struttura. Le tre scuole continueranno ad essere sotto osservazione ed attenzionate dalle
autorità di controllo, anche se dal comune già è
stato dato avvio alle opere di messa in sicurezza.
Sempre sul fronte delle scuole, resta l’inagibilità dell’Istituto Agrario “Scorciarini Coppola”, le cui aule
sono state trasferite momentaneamente presso l’edificio di via Vincenzo Caso che ospita l’Industriale,
scuola quest’ultima che, tra l’altro, fa parte dello
stesso istituto guidato dal dirigente scolastico
Nicolino Lombardi. Intanto, ieri mattina i sindaci dei 6
comuni dell’epicentro hanno incontrato il consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio
Massimo Grimaldi
che ha comunicato la convocazione per sabato prossimo di un incontro con il
governatore
Stefano Caldoro, come richiesto dai
primi cittadini. Grimaldi ha espresso ai sindaci
matesini rassicurazioni in merito alle attenzioni che
la Regione intende prestare al territorio che ha subito danni a seguito del sisma. E con un documento
firmato proprio ieri,
Vincenzo Cappello,
Giuseppe
Avecone,
Antonio Montone
,
Francesco Imperadore,
Mario Fiorillo
e
Giuseppe Mallardo
hanno
inviato a Caldoro una formale richiesta di intervento
sulla base delle priorità individuate, nella quale si
chiede di dichiarare lo stato di emergenza per i
comuni matesini, di dare aiuto per la sistemazione
degli sfollati, di mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati mediante i Vigili del Fuoco facendosi
carico degli oneri, e si fa richiesta di proroga per il
bando di accelerazione alla spesa dei Fondi strutturali, con una quota riservata ai comuni terremotati.
Allo stesso tempo, con un’altra nota, i sei sindaci
hanno ribadito anche al prefetto di Caserta e alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo un
primo sollecito dello scorso 3 gennaio, la necessità
di dichiarare lo stato di calamità, ma anche di prolungare l’attività del Centro Operativo Misto sino
all’esaurimento delle domande di sopralluogo, e
ricevere supporto logistico e finanziario per riuscire
a trovare una sistemazione alle persone rimaste
senza abitazione dopo il sisma.
Enzo Perretta Cronache di Caserta