Una storia infinita, coi pazienti costretti per gli esami ordinari ad essere accompagnati nella struttura privata Athena – Villa dei Pini, mentre per le emergenze le ambulanze girano gli ospedali della provincia.
La Tac all’ospedale di Piedimonte Matese: una storia infinita. A compendio di quella che si può definire la telenovela di una struttura ospedaliera un tempo onore e vanto non solo della zona ma dell’intera Regione. Consegnata da quasi due mesi la tomografia assiale computerizzata non è ancor operativa, perché, in fase di collaudo, sono state riscontrate una serie di difficoltà che stanno facendo dilatare i tempi, inizialmente previsti per il repentino ripristino del servizio sospeso in estate.
La Tac del nosocomio resta dunque ferma, privando il nosocomio di un servizio essenziale. Se si considera, poi, che gran parte dei comuni della zona matesina si trovano a una notevole distanza dai centri sanitari attrezzati, ancor più si comprende quanto sia grave la mancanza di un’attrezzatura del genere.
Del problema si è fatto carico il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, effettuando un sopralluogo presso il nosocomio matesino accompagnato dal primo cittadino di Pratella, Romualdo Cacciola. Cappello, interessato al problema anche perché neo-eletto nel comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Asl di Caserta, nel verificare, ieri mattina, lo stato dei lavori di installazione del macchinario, ha avuto modo di constatare che «sono state riscontrate dai tecnici una serie di difficoltà legate alla gestione della radioattività dell’apparecchiatura. Uno scoglio da aggirare necessariamente – ha riferito Cappello – che sta facendo dilatare i tempi inizialmente previsti per il ripristino di quel servizio essenziale sospeso in estate a causa della sostituzione dei macchinari».
Per tamponare momentaneamente il problema è stata attivata una convenzione con la vicina clinica «Athena – Villa dei Pini» che permette, almeno per le Tac ordinarie, consentirà l’utilizzo dei propri strumenti diagnostici. Una soluzione che, però, non ha reso meno grave la situazione, poiché comunque non sono mancati disagi tra i pazienti e tra gli stessi operatori del 118.
«E’ una situazione su cui bisogna intervenire al più presto – ha evidenziato ancora il primo cittadino di Piedimonte – . Siamo riusciti ad ottenere una nuova Tac per l’ospedale in sostituzione della precedente, che ormai era vecchia di 30 anni, ma adesso bisogna fare di tutto per invertire la rotta dei ritardi. Queste lungaggini non solo fanno lievitare le spese dell’Asl – ha concluso Cappello – ma provocano disagi alla struttura ospedaliera e ai suoi pazienti».
La Tac del nosocomio resta dunque ferma, privando il nosocomio di un servizio essenziale. Se si considera, poi, che gran parte dei comuni della zona matesina si trovano a una notevole distanza dai centri sanitari attrezzati, ancor più si comprende quanto sia grave la mancanza di un’attrezzatura del genere.
Del problema si è fatto carico il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, effettuando un sopralluogo presso il nosocomio matesino accompagnato dal primo cittadino di Pratella, Romualdo Cacciola. Cappello, interessato al problema anche perché neo-eletto nel comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Asl di Caserta, nel verificare, ieri mattina, lo stato dei lavori di installazione del macchinario, ha avuto modo di constatare che «sono state riscontrate dai tecnici una serie di difficoltà legate alla gestione della radioattività dell’apparecchiatura. Uno scoglio da aggirare necessariamente – ha riferito Cappello – che sta facendo dilatare i tempi inizialmente previsti per il ripristino di quel servizio essenziale sospeso in estate a causa della sostituzione dei macchinari».
Per tamponare momentaneamente il problema è stata attivata una convenzione con la vicina clinica «Athena – Villa dei Pini» che permette, almeno per le Tac ordinarie, consentirà l’utilizzo dei propri strumenti diagnostici. Una soluzione che, però, non ha reso meno grave la situazione, poiché comunque non sono mancati disagi tra i pazienti e tra gli stessi operatori del 118.
«E’ una situazione su cui bisogna intervenire al più presto – ha evidenziato ancora il primo cittadino di Piedimonte – . Siamo riusciti ad ottenere una nuova Tac per l’ospedale in sostituzione della precedente, che ormai era vecchia di 30 anni, ma adesso bisogna fare di tutto per invertire la rotta dei ritardi. Queste lungaggini non solo fanno lievitare le spese dell’Asl – ha concluso Cappello – ma provocano disagi alla struttura ospedaliera e ai suoi pazienti».
Vincenzo Corniello “Il Mattino”