Secondo le direttive del Ministro Cancellieri, fino alla prossima Primavera c’è tempo da parte dei Comuni per presentare un progetto che finanzi l’apertura ed il funzionamento dell’articolazione. Il capoluogo matesino si sta muovendo attraverso il sindaco Vincenzo Cappello.
La questione del tribunale matesino continua a tenere banco. A poche settimane dalla prevista chiusura è l’ufficio del giudice di pace quello che sta suscitando il maggior attivismo da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Cappello. Il primo cittadino ha ribadito quanto emerso dall’incontro tenuto con i rappresentanti degli altri centri del Matese qualche mese fa. In quell’occasione il capoluogo matesino ed i comuni di Alife, Alvignano, Gioia Sannitica, San Gregorio Matese e San Potito Sannitico si dichiararono pronti a farsi carico delle spese di funzionamento per consentire la permanenza sul territorio dell’Ufficio del Giudice di Pace. La comunicazione fu trasmessa al ministro di Grazia e Giustizia al presidente facente funzioni del Tribunale di Santa Maria Capua e, per conoscenza, anche al consigliere dell’ordine degli avvocati sammaritani al termine del lungo confronto tra le diverse amministrazioni comunali. Ieri Cappello ha ribadito le decisioni emerse in tale occasione. Nello specifico, il Comune di Piedimonte ha messo a diposizione gratuita i locali sede dell’ufficio giudiziario, le spese di gestione ed una unità lavorativa, seguito a ruota dall’amministrazione comunale della vicina Alife che, con il sindaco Giuseppe Avecone, ha garantito un contributo annuale di 10 mila euro ed un dipendente per un numero di ore lavorative pari alla quota spettante di 38 mila euro.
Cronache di Caserta