L’Asl ha proposto il potenziamento della depurazione e della potabilizzazione. Viene utilizzata
la fornitura
assicurata
dal Torano. La Regione Campania
effettuerà un monitoraggio
tecnico a novembre per scoprire
le cause del fenomeno…
Tavolo tecnico in prefettura sulle problematiche relative all’approvvigionamento idrico del comuni del
Matese. Su richiesta del sindaco
Vincenzo Cappello
(nella
foto), intorno ad un tavolo si
sono ritrovati i sindaci e gli
amministratori di diversi centri,
tra cui Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Castel di
Sasso, Dragoni, Liberi, Piana di
Monte Verna, Raviscanina,
Sant’Angelo d’Alife per discutere delle continue emergenza
idrica che si verificano ogni
qualvolta si intorbidisce la sorgente del Maretto a causa delle
abbondanti piogge, e per trovare una giusta soluzione che riesca a contemperare le esigenze
di tutti senza, però, danneggiare
sempre la comunità piedimontese costretta a “dividere” l’acqua con gli altri comuni in caso
di piogge eccezionali. Presieduta dal capo di Gabinetto del
Prefetto
Carmela Pagano,
Gaetano Cupello, con l’assistenza della funzionaria
Immacolata Delle Curti
, si è discusso della gestione dell’erogazione idrica nei comuni della valle
Alifana e del Medio Volturno
allorchè non può essere inutilizzata la sorgente matesina, sulla
base delle modalità concordate
nel corso della riunione tenutasi
il 10 gennaio 2003 dai rappresentanti delle amministrazioni
locali e da quelli degli enti a
vario titolo interessati alla
vicenda, in primis l’Asl e la
Regione Campania che è ente
gestore della stessa fonte idrica.
Nel richiamare tale intesa in
caso di avversità atmosferiche,
ricordando che in condizioni
normali la città viene servita
dalla condotta collegata alla
sorgente Torano mentre gli altri
comuni dal Maretto, Cappello
ha sottolineato che nei periodi
in cui piove copiosamente per
diversi giorni, le acque dello
stesso Maretto subiscono un
processo di intorbidimento che
ne impedisce la distribuzione,
pertanto l’Ente gestore comunica che la condizione delle
acque è tale da impedirne l’uso,
disponendo nel contempo che il
servizio idrico per le utenze
interessate è ridotto alla sola utilizzazione delle acque provenienti dal Torano, limitata al
50% circa della usuale esigenza, con tanto di disposizioni fornite circa la procedura da attivare per il ripristino della fornitura
proveniente dal Maretto a
seguito dei dovuti controlli ed
analisi da parte dell’Asl e dell’Arpac. Nelle more dell’acquisizione del primo esito favorevole l’erogazione idrica prosegue secondo uno schema che
prevede turnazioni di 48 ore per
ciascuna delle due zone in cui
viene suddiviso il bacino di
utenza. “
Tale situazione crea
forte disagio alla popolazione
piedimontese
– ha fatto rilevare
Cappello – che, a fasi cicliche,
vede fortemente compromesse
le normali attività della vita
quotidiana. Inoltre, significative
ricadute si verificano anche
rispetto ad altri servizi, anche
essenziali quali scuole, sede
distaccate del Tribunale, uffici
periferici ed enti pubblici dislocati sul territorio comunale
”.
Di fronte alle doglianze del
primo cittadino e su impulso
della Prefettura, sono venute
fuori diverse proposte, tra cui
l’Asl ha proposto il potenziamento degli impianti di depurazione e potabilizzazione dell’acqua, e la Regione si è impegnata ad attuare entro l’inizio
del mese di novembre una verifica tecnica in ordine alla effettiva realizzabilità delle proposte
emerse.