E’ stato chiesto di tenere conto dei sequestri di 1440 alloggi dello scorso maggio. Il dossier è stato spedito in Procura.
Il Partito democratico ha protocollato 6 osservazioni al Piano urbanistico comunale di Orta di Atella. Il documento è stato inviato anche alla Procura della Repubblica. Ai lavori di preparazione delle osservazioni al Puc adottato dall’esecutivo Brancaccio l’11 giugno scorso ha partecipato Vincenzo Cappello, segretario provinciale dei Democratici e, da qualche settimana, commissario del locale circolo del Pd. Ha sottoscritto, assieme all’intero gruppo consiliare formato da Francesco Piccirillo, Giuseppe Roseto e Michele De Micco, l’osservazione numero uno. La prima delle sei osservazioni, infatti, dopo un’accurata analisi dei dati che portano al dimensionamento del Puc formula, nella parte finale, anche una proposta politica per una diversa pianificazione territoriale. E’ stato anche chiesto di tenere in giusta considerazione il sequestro della magistratura dello scorso maggio di 1440 unità abitative. “Una proposta che ricalca quanto già enunciato nelle precedenti occasioni pubbliche da parte dei rappresentanti dei democratici ortesi” si legge in una nota del Pd. In un altro passaggio, si legge come “sembrerebbe quasi che i tecnici redattori del Puc non si siano accorti di quanto accaduto sul territorio comunale negli ultimi quindici anni. Dai dati emergerebbe, addirittura, una percentuale di abusivismo di circa il 5%. Una percentuale ‘fisiologica’ in totale corrispondenza con il trend nazionale. Ad Orta di Atella, insomma, secondo i tecnici redattori del Puc adottato, abbiamo lo stesso grado di abusivismo delle ridenti cittadine della Toscana e dell’Umbria”. Un piano urbanistico che per il Pd dovrebbe essere rivisto, “partendo da una fotografia reale del territorio”, in ottemperanza anche delle prescrizioni dell’Autorità di Bacino Regionale della Regione Campania. Quella di cui il Pd chiedono il rispetto è una nota della stessa autorità del 26 novembre 2012. Rispetto del Piano per la tutela del suolo e delle risorse idriche con una verifica di dettaglio del patrimonio abitativo esistente che tenga conto della stima aggiornata del numero di vani e delle abitazioni inutilizzate, condonate e quelle oggetto di interventi di recupero, configurando un processo di riqualificazione e riuso del sistema insediativo esistente; verifica della conformità del dimensionamento dello strumento urbanistico in base alle effettive dinamiche demografiche, sociali ed economiche del territorio, perseguendo prioritariamente lo strumento del recupero del patrimonio edilizio esistente o comunque privilegiando il riuso delle aree impermeabilizzate ed il completamento e la densificazione delle aree già edificate; gli eventuali nuovi interventi relativi ai fabbisogni abitativi stimati dovranno tenere conto di aree intercluse, di aree già parzialmente edificate a bassa densità e compromesse da un’edificazione diffusa e disordinata, privilegiando interventi di completamento e densificazione per ridisegnare e qualificazione l’impianto insediativo. Il Pd poi chiede all’amministrazione comunale di “rivedere l’intero Piano urbanistico comunale, cercando di giungere ad una soluzione reale e legale delle innumerevoli problematiche, con un riequilibrio del territorio che vada incontro alle esigenze dell’intera cittadinanza”.
Cronache di Caserta