Il bando infatti è stato prorogato due volte per accogliere numerose integrazioni e/o modifiche sollecitate da chiarimenti di ditte che avevano visionato gli elaborati redatti dall’ufficio tecnico comunale.
Durerà cinque anni, l’appalto complessivo per la raccolta dei rifiuti in città. Il canone mensile stabilito dal Municipio di Piedimonte Matese è di poco più di 150mila euro, per un totale di 9 milioni di euro da spalmare nell’intero quinquennio, ovvero la durata dell’appalto. La ditta che si aggiudicherà la gara curerà lo spezzamento, la raccolta differenziata ed il trasporto dei rifiuti solidi e urbani continuando però con il sistema del porta a porta. Oltre alle informazioni di carattere giuridico, economico, finanziario (2 idonee dichiarazioni bancarie di due istituti distinti circa la capacità economica) e tecnico con l’iscrizione ad appositi albi previsti dalla normativa entrata in vigore. Ciò che rappresenta una vera novità è molto decisiva per la valutazione delle offerte che si dovranno presentare improrogabilmente entro il 16 settembre prossimo, riguardano i criteri, finalizzati all’ aggiudicazione dell’appalto che porteranno al punteggio complessivo, somma di quello derivante da due tipi di valutazione, economica e tecnica. Per quanto riguardo il lato tecnico (massimo 70 punti) nella graduazione dei punteggi da assegnare alle offerte delle ditte saranno considerati sulla base della qualità delle soluzioni, partendo delle regole più basilari, quali il calendario e a frequenza della raccolta, nelle proposte formulate. Anche la chiarezza del progetto avrà una sua importanza per l’assegnazione dell’appalto. Infatti dovranno essere indicati gli elementi che possono migliorare la funzionalità del sistema tracciato nel bando. Punti da assegnare da parte della commissione di gara anche per le varianti migliorative come “la messa a disposizione di impianti fissi o mobili da collocare e presidiare sul territorio per il conferimento volontario dei materiali recuperabili da parte di utenze domestiche o non domestiche” o varianti organizzative che “apportano incrementi o le modalità di erogazione di un servizio già previsto per migliorarne l’efficienze e/o l’efficacia”. Ovviamente anche il personale che dovrà essere assunto dovrà assorbirsi da quello proveniente dall’ex Cub ed il costo di eventuale personale aggiuntivo – come si evince nel bando- trova copertura nei costi generali e nei ricavi Conai concessi alla ditta aggiudicataria che dovrà sopportare i costi di selezione dei materiali recuperabili costituiti dagli imballaggi. Il progetto deve svilupparsi prevedendo trentuno unità lavorative.
Nuova Gazzetta di Caserta