Gli interventi di solidarietà sociale pagati con i soldi delle indennità di carica di sindaco e assessori.
Il Comune di Piedimonte Matese si attiva per dar man forte o almeno una boccata di ossigeno a quei nuclei familiari che vivono gravi disagi economici e che non hanno sostentamenti. In primis l’Ente ha sfornato il primo elenco delle persone che hanno diritto all’assegno familiare. Sono 87 e sono solo una parte. L’assegno familiare è previsto dagli artt. 65 e 66 della Legge 23.12.1998 n. 448 col quale è stato istituito il beneficio rivolti a nuclei familiari con almeno tre figli minori a carico e alle madri che non beneficiano del trattamento previdenziale di maternità. Gli stessi benefici sono stati riconfermati per gli anni a seguire dalle finanziarie delle rispettive annualità, apportando alcune modifiche relativamente alla disciplina di accesso e per ciò che concerne la misura degli assegni e dei requisiti economici, adeguandoli alla rivalutazione dell’indice ISTAT. In particolar modo per l’assegno di maternità l’art. 49 della Legge suindicata ha previsto un aumento dell’importo e un ampliamento della possibilità di accesso al beneficio anche per le madri comunitarie ed extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno a decorrere dal 1 luglio 2000. Atteso che la richiesta di concessione dell’assegno al nucleo familiare deve essere rinnovata ogni anno entro il termine ultimo fissato per l’anno 2013 al 31.1.2014, per l’assegno di maternità rimane fissato il termine perentorio di sei mesi dalla data del parto. Quindi la graduatoria ora è stata approvata ed è visibile presso gli uffici comunali. Ma il Comune di Piedimonte Matese, su preciso indirizzo del sindaco Vincenzo Cappello, in quest’ultima settimana è intervenuto per quattro delicatissimi casi, determinando un contributo a ciascuno dei richiedenti di alcune centinaia di euro. In particolar modo al signor V.C. la somma di 250 euro, poichè risulta versare in condizioni di totale carenza reddituale, vive situazioni altamente problematiche e necessita di un intervento per far fronte al pagamento di spese varie e cure mediche, per cui è stato elaborato un progetto personalizzato teso a ridurre almeno in parte il forte disagio esposto atteso che trattasi di persona ad alta fragilità sociale, come da documentazione agli atti dell’Ufficio di Servizio Sociale; poi cento euro alla sig.ra F.E., la quale rappresentava l’improvviso stato di forte disagio venutosi a creare a seguito della carcerazione del coniuge, essendo ella casalinga con un figlio minore a carico e quindi è rimasta priva di qualsiasi mezzo di sostentamento, come si evince dalla relazione agli atti del Servizio per cui la prefata non può provvedere al soddisfacimento dei bisogni primari del minore, che necessita di cure urgenti e di terapia specifica; ancora 200 euro alla cittadina V.C. intesa ad ottenere un sostegno per acquisto di medicinali; ed infine 300 euro al cittadino D.G.P. che ha fatto richiesta di un intervento a causa delle sue condizioni particolarmente problematiche relative anche a problemi medico-sanitari.
Nuova Gazzetta di Caserta