Il sindaco del capoluogo matesino, Vincenzo Cappello, scrive al Prefetto di Caserta Carmela Pagano: “Intervenga presso la Regione Campania per questi ritardi spaventosi nell’erogazione dei fondi!”
Lo stato di crisi economica nel quale versa la Comunità montana del Matese sta da mesi provocando una serie di reazioni a catena in tutto il comprensorio. Tanti i segnali di insofferenza mostrati dai dipendenti che continuano a non percepire lo stipendio. Una situazione che ha spinto il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, a scrivere una lettera al prefetto di Caserta. Nella missiva il primo cittadino ha chiesto di intervenire quanto prima presso il presidente della Regione perchè si attivino subito i provvedimenti “atti ad assicurare il pagamento delle spettanze dovuti ai lavoratori dell’Ente in considerazione della drammaticità della situazione scaturita dal ritardo dei trasferimenti regionali che sta generando una serie di difficoltà nel quotidiano di tante famiglia della zona”. L’sos lanciato da Cappello è arrivato all’indomani di un’altra lettera questa volta inviata da un dipendente dell’Ente montano al presidente Fabrizio Pepe . A spedire la missiva un Baif a capo di una famiglia composta da cinque persone, tre delle quali studenti. “Le chiedo con il cuore in mano – scrive il Baif – specialmente per i miei ragazzi di far valere la sua carica istituzionale e di aiutarci. Metta in atto la sua coscienza, noi non sappiamo davvero più a chi aggrapparci. Ho venduto tutto l’oro che avevamo, anche quello dei ragazzi e purtroppo se continua così sarò costretto ad un gesto estremo che include tutti e cinque. Dagli strozzini non ci voglio andare – continua il Baif esasperato. L’ultima vola che sono stato pagato è stato il periodo luglio-agosto 2012. Ha dei figli anche lei”