“Caldoro è uno dei massimi responsabili del disastro economico della Campania ed artefice di un sistematico piano di mortificazione degli enti comunali…” Così il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, replica alle dichiarazioni del Governatore della Campania.
Dichiarazioni
studiate ad arte per distogliere l’attenzione da ciò che
non si fa, piuttosto che da
quello che si fa. Poco, in
verità, a sentire il segretario
provinciale del Pd
Vincenzo
Cappello, a cui non sono
affatto piaciute le dichiarazioni che l’altro ieri ha reso
il Governatore della Campania
Stefano Caldoro.
“A
breve ci saranno rivolte
popolari, ha ragione Casaleggio
– ha detto presagendo
tempi nefasti –
Rivolte che
partiranno da Napoli”.
Caldoro si è detto sicuro
dello scoppio di sommosse
per le difficili condizioni
socio-economiche in cui
versa il Paese, asserendo di
parlare sulla base di elementi molto precisi ma, invitato
a chiarire la natura delle sue
fonti, non ha voluto precisare.
Le sue dichiarazioni hanno
sollevato un vespaio di polemiche, e la risposta del Pd
casertano non si è fatta
attendere.
“Cominci il Presidente Caldoro a fare la sua
parte in difesa dei cittadini
–
è il monito di Vincenzo Cappello –
Disponga la giunta
Caldoro i trasferimenti ai
comuni, faccia fronte ai
debiti che la Regione ha nei
confronti delle comunità
montane e siano rimborsati
le rate dei mutui che gli enti
locali hanno anticipato”. E’
incredibile, secondo il segretario dei democratici casertano, che il governatore Caldoro, da lui definito
“uno
dei massimi responsabili del
disastro economico della
Campania ed artefice di un
sistematico piano di mortificazione degli enti
comunali”
, si accorga ora
delle conseguenze “della
cattiva gestione della sua
maggioranza”.
Qualora lo avesse dimenticato, Cappello ha voluto ricordare a Caldoro che ci sono 4
mila dipendenti delle Comunità montane che attendono
dalla Regione lo sblocco
degli stipendi. Che migliaia
di lavoratori del settore delle
Politiche sociali attendono
da anni le loro spettanze
dalla Regione. Che sono
migliaia i dipendenti dei
Comuni su cui pesa lo spettro di una sospensione degli
emolumenti a causa dei
ritardi nel rimborso delle
rate di mutuo che i Comuni
hanno anticipato per i gravi
ritardi della Regione. Senza
contare che ancora la giunta
non si è espressa sul destino
dei dipendenti del Consorzio
Unico di Bacino.
“Ci aspettiamo dal governatore Caldoro qualcosa di più
che slogan da strategia della
tensione: cominci lui e la
sua Giunta ad evitare di alimentare le sacche di difficoltà economica. La sfiducia
nei confronti delle istituzioni
– ricorda Cappello –
comincia proprio da questi atteggiamenti lassisti e menefreghisti degli amministratori e
dalla constatazione che
mentre il Paese versa in
enormi disagi, c’è chi- come
il presidente Caldoro e gli
uomini della sua giunta,
sperpera e spreca fiumi di
denaro pubblico”.
Non è che da quando le procure – quella penale e quella
contabile – hanno acceso i
riflettori sulla Regione Campania, il Governatore ha preferito ‘distogliere’ l’attenzione annunciando scenari
apocalittici?
“Non mi sorprenderei se
fosse così –
chiosa Cappello
– Ma soprattutto, mi
viene spontanea una
domanda: come mai tutta
quest’attenzione solo sul
Consiglio? E sulla giunta e sullo staff del presidente quando si incomincia ad indagare?
Può darsi che non
verrà trovato nulla, ma
è giusto che come si sa
in che modo il consigliere spende i soldi pubblici, vogliamo saperlo anche
degli assessori e di Caldoro”.
studiate ad arte per distogliere l’attenzione da ciò che
non si fa, piuttosto che da
quello che si fa. Poco, in
verità, a sentire il segretario
provinciale del Pd
Vincenzo
Cappello, a cui non sono
affatto piaciute le dichiarazioni che l’altro ieri ha reso
il Governatore della Campania
Stefano Caldoro.
“A
breve ci saranno rivolte
popolari, ha ragione Casaleggio
– ha detto presagendo
tempi nefasti –
Rivolte che
partiranno da Napoli”.
Caldoro si è detto sicuro
dello scoppio di sommosse
per le difficili condizioni
socio-economiche in cui
versa il Paese, asserendo di
parlare sulla base di elementi molto precisi ma, invitato
a chiarire la natura delle sue
fonti, non ha voluto precisare.
Le sue dichiarazioni hanno
sollevato un vespaio di polemiche, e la risposta del Pd
casertano non si è fatta
attendere.
“Cominci il Presidente Caldoro a fare la sua
parte in difesa dei cittadini
–
è il monito di Vincenzo Cappello –
Disponga la giunta
Caldoro i trasferimenti ai
comuni, faccia fronte ai
debiti che la Regione ha nei
confronti delle comunità
montane e siano rimborsati
le rate dei mutui che gli enti
locali hanno anticipato”. E’
incredibile, secondo il segretario dei democratici casertano, che il governatore Caldoro, da lui definito
“uno
dei massimi responsabili del
disastro economico della
Campania ed artefice di un
sistematico piano di mortificazione degli enti
comunali”
, si accorga ora
delle conseguenze “della
cattiva gestione della sua
maggioranza”.
Qualora lo avesse dimenticato, Cappello ha voluto ricordare a Caldoro che ci sono 4
mila dipendenti delle Comunità montane che attendono
dalla Regione lo sblocco
degli stipendi. Che migliaia
di lavoratori del settore delle
Politiche sociali attendono
da anni le loro spettanze
dalla Regione. Che sono
migliaia i dipendenti dei
Comuni su cui pesa lo spettro di una sospensione degli
emolumenti a causa dei
ritardi nel rimborso delle
rate di mutuo che i Comuni
hanno anticipato per i gravi
ritardi della Regione. Senza
contare che ancora la giunta
non si è espressa sul destino
dei dipendenti del Consorzio
Unico di Bacino.
“Ci aspettiamo dal governatore Caldoro qualcosa di più
che slogan da strategia della
tensione: cominci lui e la
sua Giunta ad evitare di alimentare le sacche di difficoltà economica. La sfiducia
nei confronti delle istituzioni
– ricorda Cappello –
comincia proprio da questi atteggiamenti lassisti e menefreghisti degli amministratori e
dalla constatazione che
mentre il Paese versa in
enormi disagi, c’è chi- come
il presidente Caldoro e gli
uomini della sua giunta,
sperpera e spreca fiumi di
denaro pubblico”.
Non è che da quando le procure – quella penale e quella
contabile – hanno acceso i
riflettori sulla Regione Campania, il Governatore ha preferito ‘distogliere’ l’attenzione annunciando scenari
apocalittici?
“Non mi sorprenderei se
fosse così –
chiosa Cappello
– Ma soprattutto, mi
viene spontanea una
domanda: come mai tutta
quest’attenzione solo sul
Consiglio? E sulla giunta e sullo staff del presidente quando si incomincia ad indagare?
Può darsi che non
verrà trovato nulla, ma
è giusto che come si sa
in che modo il consigliere spende i soldi pubblici, vogliamo saperlo anche
degli assessori e di Caldoro”.
Maria Bertone Cronache di Caserta