«Le cifre dimostrano che la funzione deterrente dei velok ci ha permesso di raggiungere un obiettivo importante per la sicurezza stradale, a tutto vantaggio degli automobilisti e dei pedoni».
Non ha dubbi il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello in merito ai risultati ottenuti dopo l’installazione dei velok, le colonnine antivelocità dislocate in venti postazioni su tutto il territorio comunale. Le prime cifre diffuse dall’amministrazione comunale e dal comando della polizia municipale evidenziano – secondo il sindaco – l’efficacia del provvedimento: circa cento contravvenzioni in tre mesi di operatività. Nonostante i controlli non siano stati effettuati giorno per giorno, ma ad intervalli regolari, per il sindaco Cappello si tratta di un «lusinghiero risultato». Il tratto di strada maggiormente soggetto a controllo elettronico della velocità è quello della strada provinciale 331, che resta l’arteria più trafficata e maggiormente a rischio. «La velocità media – commenta il sindaco – si attesta sui cinquanta orari e questo è un risultato senza precedenti se si considera la pericolosità di questo tratto di strada, dove nel passato si sono verificati svariati incidenti mortali. Cento contravvenzioni in tre mesi sono pochissime e, inoltre, il superamento del limite di velocità, soglia di tolleranza inclusa, è minimo. Ciò vuol dire che anche in presenza di contravvenzione, gli automobilisti multati hanno superato di poco la soglia di tolleranza consentita. L’obiettivo sicurezza, perciò, può dirsi raggiunto e cadono nel vuoto anche tutte le critiche preconcette poste all’indomani del provvedimento di giunta, circa la presunta volontà di fare cassa. Non è questo il nostro intento, ma, più semplicemente, teniamo a cuore la sicurezza dei cittadini». Nulla a che vedere, dunque, con i controlli effettuati anni orsono attraverso i comuni autovelox, quando le contravvenzioni per violazioni dei limiti di velocità, proprio sulla provinciale 331, fioccavano…con altrettanta velocità. «I nuovi dispositivi – riflette Cappello – permettono di applicare lo stesso sistema del tutor in autostrada: la funzione dei dissuasori di velocità su tratti a lunga percorrenza porta gli automobilisti ad una media costante su basse velocità, anche se il controllo effettivo viene svolto da un unico apparecchio in presenza dei vigili urbani. Ma la dislocazione di più colonnine su tutto il percorso urbano o extraurbano permette di ottenere un’ottima funzione deterrente». I prossimi gitanti estivi diretti sul Matese, dunque, sono avvisati: una volta entrati in città, meglio non esagerare con l’acceleratore.
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