Il sito è stato restituito per essere ammirato in tutta la sua magnificenza.
Dopo la brillante operazione di recupero di tutte le collezioni civiche e, segnatamente, del ‘Corridore del Monte Cila’, bronzetto votivo di tipo agonale scoperto a Piedimonte nel 1928 in corrispondenza della prima cinta di mura megalitiche sannitiche, portata a termine martedì 14 Maggio, e la nomina del Direttore scientifico del Museo Civico di interesse regionale “R. Marrocco” della Città, avvenuta venerdì 17 dello stesso mese, la lunga marcia di avvicinamento alla stabile riapertura dell’importante istituzione cittadina si compie con la inaugurazione della mostra “Gens fortissima Italiae. I Sanniti nel territorio di Piedimonte Matese”, prevista per Domenica 16 Giugno 2013, con inizio alle ore 18.00 nella suggestiva cornice del complesso monumentale dell’ex Convento di San Tommaso d’Aquino, che i piedimontesi conoscono come San Domenico.
A portare il saluto il padrone di casa, Vincenzo Cappello, Sindaco della Città di Piedimonte Matese e, in successione, Adele Campanelli, responsabile della Soprintendenza Archeologica, competente per territorio, di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. La prolusione è affidata ad Attilio Costarella, Assessore delegato, che da anni si occupa della delicata e complessa materia, portando a compimento il recupero di tutte le civiche collezioni. Sarà, poi, la volta di Gianluca Tagliamonte, docente di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università del Salento, con l’introduzione alla Mostra di civiltà preromana da lui personalmente curata, con la valida collaborazione dell’archeologo Luciano Maria Rendina. A tracciare le conclusioni Raffaella Martino, Direttore scientifico, appena nominato, del Museo Civico di interesse regionale “Raffaele Marrocco”. Modera Fabrizio Pepe, Presidente della Comunità Montana “zona del Matese”, Ente sponsorizzante il grande evento assieme al Parco Regionale del Matese, diretto da Umberto De Nicola.
Dopo la benedizione del Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, Valentino Di Cerbo, è prevista la visita alla Mostra e, a seguire, il concerto della U. S. Naval Forces Europe Band (Banda della NATO) nel chiostro maggiore con gli affreschi del quattro-cinquecento, appena restaurati. Previsto, anche, a cura dell’Amministrazione Comunale, un buffet inaugurale allietato da intrattenimento musicale, offerto dalla locale Sara’s Band.
La mostra, che a giorni aprirà i battenti, è allestita nelle sale del Monte Cila e del ‘Corridore del Cila’, che rappresentano solo un primo lotto d’intervento del ricostituito Museo Civico, secondo un progetto complessivo elaborato dallo studio, cenacolo romano altamente specializzato per gli allestimenti museali (referenti gli architetti Antonello Stella e Paolo Rossi). Essa resterà aperta, nel rispetto della Legge Regionale 12/2005, 25 ore a settimana, compreso il sabato, a cura dei servizi comunali. Allestita, al piano terra del complesso, la stanza del Direttore, assieme alla biglietteria. Con il regolamento di utilizzo dell’edificio museale “R. Marrocco”, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione N. 11 del 10 Aprile, su impulso dell’Assessorato all’Urbanistica diretto da A. Costarella, con vincolo di destinazione d’uso dei proventi, l’Amministrazione Comunale ha posto le basi per l’autonomo finanziamento dell’importante istituzione e del complesso monumentale che la ospita.
A portare il saluto il padrone di casa, Vincenzo Cappello, Sindaco della Città di Piedimonte Matese e, in successione, Adele Campanelli, responsabile della Soprintendenza Archeologica, competente per territorio, di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. La prolusione è affidata ad Attilio Costarella, Assessore delegato, che da anni si occupa della delicata e complessa materia, portando a compimento il recupero di tutte le civiche collezioni. Sarà, poi, la volta di Gianluca Tagliamonte, docente di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università del Salento, con l’introduzione alla Mostra di civiltà preromana da lui personalmente curata, con la valida collaborazione dell’archeologo Luciano Maria Rendina. A tracciare le conclusioni Raffaella Martino, Direttore scientifico, appena nominato, del Museo Civico di interesse regionale “Raffaele Marrocco”. Modera Fabrizio Pepe, Presidente della Comunità Montana “zona del Matese”, Ente sponsorizzante il grande evento assieme al Parco Regionale del Matese, diretto da Umberto De Nicola.
Dopo la benedizione del Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, Valentino Di Cerbo, è prevista la visita alla Mostra e, a seguire, il concerto della U. S. Naval Forces Europe Band (Banda della NATO) nel chiostro maggiore con gli affreschi del quattro-cinquecento, appena restaurati. Previsto, anche, a cura dell’Amministrazione Comunale, un buffet inaugurale allietato da intrattenimento musicale, offerto dalla locale Sara’s Band.
La mostra, che a giorni aprirà i battenti, è allestita nelle sale del Monte Cila e del ‘Corridore del Cila’, che rappresentano solo un primo lotto d’intervento del ricostituito Museo Civico, secondo un progetto complessivo elaborato dallo studio, cenacolo romano altamente specializzato per gli allestimenti museali (referenti gli architetti Antonello Stella e Paolo Rossi). Essa resterà aperta, nel rispetto della Legge Regionale 12/2005, 25 ore a settimana, compreso il sabato, a cura dei servizi comunali. Allestita, al piano terra del complesso, la stanza del Direttore, assieme alla biglietteria. Con il regolamento di utilizzo dell’edificio museale “R. Marrocco”, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione N. 11 del 10 Aprile, su impulso dell’Assessorato all’Urbanistica diretto da A. Costarella, con vincolo di destinazione d’uso dei proventi, l’Amministrazione Comunale ha posto le basi per l’autonomo finanziamento dell’importante istituzione e del complesso monumentale che la ospita.
Cronache di Caserta – Nuova Gazzetta di Caserta