Da Teano a Succivo, passando per
Capua, Sessa Aurunca, Piedimonte Matese, Maddaloni, Alife e, ovviamente, per il capoluogo.
L’arte casertana apre le porte a cittadini e visitatori per la ‘Notte dei Musei’ che si svolgerà a
cavallo tra sabato e domenica. Senza alterare gli
orari solitamente osservati dai siti dell’arte di
Terra di Lavoro, sarà la possibilità per fruire
delle risorse cittadine gratuitamente ma, soprattutto, alla luce della luna. Le aree archeologiche,
infatti, musei e siti d’interesse della provincia
saranno aperti dalle 20:00 alle 23:30. Ad arricchire
ulteriormente il format della serata, il coinvolgimento di artisti provenienti dai più diversi ambiti,
dal canto, alla drammaturgia fino alle arti figurative in senso stretto. Il mondo casertano, così,
aderisce in massa all’iniziativa del ministero per i
Beni e le Attività Culturali che apre, appunto, i
siti dell’arte italiana ad iniziative di vario tipo, tra
visite e spettacoli. Il tutto per avvicinare i cittadini a ricchezze che pure gli appartengono e con-
sentire una fruizione ‘altra’ rispetto al consueto,
del patrim
onio collettivo.
Nello specifico, la Reggia di Caserta parteciperà
alla notte dell’arte nazionale aprendo le porte,
dalle 20 a mezzanotte degli Appartamenti Storici,
con visite guidate organizzate e pensate proprio
per l’occasione.
Stessi orari quelli che osserverà il Museo dell’Antica Capua che dà appuntamento a cittadini e
visitatori, a partire dalle 20, in via Roberto D’Angiò. Ma non finisce qui. Tra le province italiane
in assoluto più ‘affollate’ quanto a testimonianze
ereditate dal passato, Terra di Lavoro schiera
numerosissimi territori da ammirare e visitare
‘night’. Ricchissimo, ad esempio, il ‘bottino’ di
Alife che popolerà le sale del Museo e dell’Area
Archeologica tutta dell’antica Allifae. Saranno
riportati alla luce e all’attenzione, costumi, usanze e tradizioni dell’originario insediamento in
loco cui l’odierna città deve i presupposti del suo
stesso essere. L’Antica Calatia, allo stesso modo,
rivivrà grazie alle testimonianze custodite nel
Museo Archeologico di Maddaloni.
Piedimonte Matese attende i nottambuli visitatori
partecipi della Notte dei Musei al Chiostro di San
Domenico.
Altro scrigno del tesoro di cui la provincia casertana dispone, il suolo di Sessa Aurunca con il suo
fascino legato all’ancor tangibile presenza di
popoli e civiltà antiche. Appuntamento al Teatro
Romano e all’Antiquarium al Castello.
Culla del teatro delle maschere e pietra miliare
della drammaturgia del mondo antico e moderno,
Succivo farà rivivere i fasti atellani aprendo le
porte del Museo Archeologico dell’antica Atella
Succivo.
Immancabile, infine, in una provincia ricchissima, la visita a Teano con possibilità di accesso ai
siti del Museo Archeologico di Teanum Sidicinum e del Teatro Romano.
Capua, Sessa Aurunca, Piedimonte Matese, Maddaloni, Alife e, ovviamente, per il capoluogo.
L’arte casertana apre le porte a cittadini e visitatori per la ‘Notte dei Musei’ che si svolgerà a
cavallo tra sabato e domenica. Senza alterare gli
orari solitamente osservati dai siti dell’arte di
Terra di Lavoro, sarà la possibilità per fruire
delle risorse cittadine gratuitamente ma, soprattutto, alla luce della luna. Le aree archeologiche,
infatti, musei e siti d’interesse della provincia
saranno aperti dalle 20:00 alle 23:30. Ad arricchire
ulteriormente il format della serata, il coinvolgimento di artisti provenienti dai più diversi ambiti,
dal canto, alla drammaturgia fino alle arti figurative in senso stretto. Il mondo casertano, così,
aderisce in massa all’iniziativa del ministero per i
Beni e le Attività Culturali che apre, appunto, i
siti dell’arte italiana ad iniziative di vario tipo, tra
visite e spettacoli. Il tutto per avvicinare i cittadini a ricchezze che pure gli appartengono e con-
sentire una fruizione ‘altra’ rispetto al consueto,
del patrim
onio collettivo.
Nello specifico, la Reggia di Caserta parteciperà
alla notte dell’arte nazionale aprendo le porte,
dalle 20 a mezzanotte degli Appartamenti Storici,
con visite guidate organizzate e pensate proprio
per l’occasione.
Stessi orari quelli che osserverà il Museo dell’Antica Capua che dà appuntamento a cittadini e
visitatori, a partire dalle 20, in via Roberto D’Angiò. Ma non finisce qui. Tra le province italiane
in assoluto più ‘affollate’ quanto a testimonianze
ereditate dal passato, Terra di Lavoro schiera
numerosissimi territori da ammirare e visitare
‘night’. Ricchissimo, ad esempio, il ‘bottino’ di
Alife che popolerà le sale del Museo e dell’Area
Archeologica tutta dell’antica Allifae. Saranno
riportati alla luce e all’attenzione, costumi, usanze e tradizioni dell’originario insediamento in
loco cui l’odierna città deve i presupposti del suo
stesso essere. L’Antica Calatia, allo stesso modo,
rivivrà grazie alle testimonianze custodite nel
Museo Archeologico di Maddaloni.
Piedimonte Matese attende i nottambuli visitatori
partecipi della Notte dei Musei al Chiostro di San
Domenico.
Altro scrigno del tesoro di cui la provincia casertana dispone, il suolo di Sessa Aurunca con il suo
fascino legato all’ancor tangibile presenza di
popoli e civiltà antiche. Appuntamento al Teatro
Romano e all’Antiquarium al Castello.
Culla del teatro delle maschere e pietra miliare
della drammaturgia del mondo antico e moderno,
Succivo farà rivivere i fasti atellani aprendo le
porte del Museo Archeologico dell’antica Atella
Succivo.
Immancabile, infine, in una provincia ricchissima, la visita a Teano con possibilità di accesso ai
siti del Museo Archeologico di Teanum Sidicinum e del Teatro Romano.
Cronache di Caserta