Misure che servono per scoraggiare piromani che ogni anno si cimentano in azioni delittuose verso la natura e il territorio comunale. Terreni vincolati fino a quindici anni!
Con l’arrivo del bel
tempo incominciano a registrarsi i primi roghi.
La giunta comunale di Piedimonte
Matese ha provveduto in
anticipo, con la delibera
numero 24, all’adozione del
Catasto degli incendi boschivi, documento che censisce
tutte le aree colpite da incendio sul territorio comunale
nell’ultimo quinquennio. Uno
strumento valido ed essenziale per un Comune, istituito
per la prima volta dal centro
matesino, al fine di arginare
il triste fenomeno degli
incendi dolosi appiccati a fini
speculativi, al suo picco nei
mesi estivi come tutti sappiamo, poiché le aree di cui parliamo risultano sottoposte a
tutta una serie di vincoli e
divieti di carattere edilizio e
urbanistico che impone proprio delle prescrizioni sulle
zone boschive e i pascoli percorsi dal fuoco. Dal 2007 il
Settore Ambiente e Territorio
si è occupato dunque dell’aggiornamento dei soprasuoli
interessati dal fuoco, facendo
uso anche delle comunicazioni del Corpo Forestale dello
Stato, redigendo il documento con l’elenco dei suoli censiti, approvato ora dalla
Giunta guidata dal sindaco
Vicenzo Cappello. La legge
quadro 353/2000 regola l’utilizzo dell’area interessata da
incendio stabilendo dei vincoli temporali. Impone, ad
esempio, che vi sia l’immodificabilità delle destinazioni
dei suoli per un periodo di
quindici anni, il vincolo di
inedificabilità per un decennio.
Nella foto un aereo antincendio impegnato a Piedimonte Matese lo scorso anno
tempo incominciano a registrarsi i primi roghi.
La giunta comunale di Piedimonte
Matese ha provveduto in
anticipo, con la delibera
numero 24, all’adozione del
Catasto degli incendi boschivi, documento che censisce
tutte le aree colpite da incendio sul territorio comunale
nell’ultimo quinquennio. Uno
strumento valido ed essenziale per un Comune, istituito
per la prima volta dal centro
matesino, al fine di arginare
il triste fenomeno degli
incendi dolosi appiccati a fini
speculativi, al suo picco nei
mesi estivi come tutti sappiamo, poiché le aree di cui parliamo risultano sottoposte a
tutta una serie di vincoli e
divieti di carattere edilizio e
urbanistico che impone proprio delle prescrizioni sulle
zone boschive e i pascoli percorsi dal fuoco. Dal 2007 il
Settore Ambiente e Territorio
si è occupato dunque dell’aggiornamento dei soprasuoli
interessati dal fuoco, facendo
uso anche delle comunicazioni del Corpo Forestale dello
Stato, redigendo il documento con l’elenco dei suoli censiti, approvato ora dalla
Giunta guidata dal sindaco
Vicenzo Cappello. La legge
quadro 353/2000 regola l’utilizzo dell’area interessata da
incendio stabilendo dei vincoli temporali. Impone, ad
esempio, che vi sia l’immodificabilità delle destinazioni
dei suoli per un periodo di
quindici anni, il vincolo di
inedificabilità per un decennio.
Nella foto un aereo antincendio impegnato a Piedimonte Matese lo scorso anno
Cronache di Caserta