Il primo cittadino invita i suoi omologhi ad attivarsi al fine di scongiurare che anche questa ulteriori Istituzione venga trasferita dal Matese.
Si muove
qualcosa per salvare almeno
il giudice di pace del capoluogo matesino. Data per
certa ormai la definitiva chiusura del Tribunale di piazza
Carmine a partire dalla metà
del prossimo mese di aprile,
qualche spiraglio aperto resta
per evitare che anche l’ufficio
giudiziario di via don Bosco
possa chiudere i battenti
entro maggio, vista la riapertura dei termini decisa dal
Ministro della Giustizia per
far sì che i comuni interessati
si consorzino tra di loro e
dichiarino esplicitamente la
volontà di sostenere le spese
per il mantenimento dei Giudici di Pace sul proprio territorio di riferimento. In tale
ottica, il sindaco
Vincenzo
Cappello
ha inviato, nei
giorni scorsi, una lettera ai
colleghi primi cittadini dei
comuni di Alife, Dragoni,
Caiazzo, Piana di Monte
Verna, San Potito Sannitico,
Gioia Sannitica, Castel Campagnano, Sant’Angelo d’Alife, Raviscanina, Ruviano,
Castello del Matese, San
Gregorio Matese e Alvignano, che era stato l’unico
comune a rispondere presente
già all’appello lanciato nei
mesi scorsi dalla fascia tricolore piedimontese, per sensibilizzarli sull’opportunità di
intervenire per garantire che
l’ufficio giudiziario continui
a funzionare regolarmente in
favore dell’utenza matesina.
Nella sua missiva, indirizzata
per conoscenza anche al presidente dell’associazione
avvocati del Foro di Piedimonte
Luigi Cimino
e al
rappresentante del Matese in
seno al Consiglio dell’Ordine
dei legali di Santa Maria
C.V.
Carlo Grillo, Cappello
cita il provvedimento adottato lo scorso 28 febbraio con
cui il Guardasigilli Severino
ha pubblicato le tabelle di
riordino degli uffici e l’elenco
relativo alla soppressione
delle sedi non circondariali,
tra cui Piedimonte, fissando
altresì al prossimo 29 aprile
il termine per l’inoltro da
parte dei comuni interessati
della specifica deliberazione
dove si manifesta la disponibilità delle amministrazioni
comunale, anche consorziate
tra di loro, al mantenimento
dell’Ufficio del Giudice di
Pace locale.
“Faccio seguito
a precedenti scritti – si legge
nella nota del sindaco piedimontese ai colleghi primi cittadini –
e preme evidenziare
che il compito di noi Sindaci
è anche quello di assicurare
una giustizia “giusta” ai cittadini, facendo in modo che
continuino ad esserci in loco
cancellieri, personale e giudici sempre pronti a sentirne
le ragioni, evitando all’utenza disagevoli quanto antieconomici spostamenti”
. Alla
luce di tanto, Capello ha sollecitato nuovamente i sindaci
dei comuni afferenti l’ufficio
piedimontese
“a far conoscere al più presto, e comunque
entro 8 giorni dal ricevimento della presente, le determi-
nazioni dell’amministrazione
da te presieduta onde scongiurare la chiusura di questo
importante presidio di legalità, salvaguardando la sua
capacità di rendere prestazioni di servizio in favore del
cittadino”
.
qualcosa per salvare almeno
il giudice di pace del capoluogo matesino. Data per
certa ormai la definitiva chiusura del Tribunale di piazza
Carmine a partire dalla metà
del prossimo mese di aprile,
qualche spiraglio aperto resta
per evitare che anche l’ufficio
giudiziario di via don Bosco
possa chiudere i battenti
entro maggio, vista la riapertura dei termini decisa dal
Ministro della Giustizia per
far sì che i comuni interessati
si consorzino tra di loro e
dichiarino esplicitamente la
volontà di sostenere le spese
per il mantenimento dei Giudici di Pace sul proprio territorio di riferimento. In tale
ottica, il sindaco
Vincenzo
Cappello
ha inviato, nei
giorni scorsi, una lettera ai
colleghi primi cittadini dei
comuni di Alife, Dragoni,
Caiazzo, Piana di Monte
Verna, San Potito Sannitico,
Gioia Sannitica, Castel Campagnano, Sant’Angelo d’Alife, Raviscanina, Ruviano,
Castello del Matese, San
Gregorio Matese e Alvignano, che era stato l’unico
comune a rispondere presente
già all’appello lanciato nei
mesi scorsi dalla fascia tricolore piedimontese, per sensibilizzarli sull’opportunità di
intervenire per garantire che
l’ufficio giudiziario continui
a funzionare regolarmente in
favore dell’utenza matesina.
Nella sua missiva, indirizzata
per conoscenza anche al presidente dell’associazione
avvocati del Foro di Piedimonte
Luigi Cimino
e al
rappresentante del Matese in
seno al Consiglio dell’Ordine
dei legali di Santa Maria
C.V.
Carlo Grillo, Cappello
cita il provvedimento adottato lo scorso 28 febbraio con
cui il Guardasigilli Severino
ha pubblicato le tabelle di
riordino degli uffici e l’elenco
relativo alla soppressione
delle sedi non circondariali,
tra cui Piedimonte, fissando
altresì al prossimo 29 aprile
il termine per l’inoltro da
parte dei comuni interessati
della specifica deliberazione
dove si manifesta la disponibilità delle amministrazioni
comunale, anche consorziate
tra di loro, al mantenimento
dell’Ufficio del Giudice di
Pace locale.
“Faccio seguito
a precedenti scritti – si legge
nella nota del sindaco piedimontese ai colleghi primi cittadini –
e preme evidenziare
che il compito di noi Sindaci
è anche quello di assicurare
una giustizia “giusta” ai cittadini, facendo in modo che
continuino ad esserci in loco
cancellieri, personale e giudici sempre pronti a sentirne
le ragioni, evitando all’utenza disagevoli quanto antieconomici spostamenti”
. Alla
luce di tanto, Capello ha sollecitato nuovamente i sindaci
dei comuni afferenti l’ufficio
piedimontese
“a far conoscere al più presto, e comunque
entro 8 giorni dal ricevimento della presente, le determi-
nazioni dell’amministrazione
da te presieduta onde scongiurare la chiusura di questo
importante presidio di legalità, salvaguardando la sua
capacità di rendere prestazioni di servizio in favore del
cittadino”
.
Enzo Perretta Cronache di Caserta