Il quotidiano nazionale, sottolinea l’intervento del sindaco Vincenzo Cappello e della sua Giunta per i fondi stanziati per pagare le tasse scolastiche per gli studenti meno abbienti.
Un fondo d’emergenza, con il quale supplire alle carenze di risorse finanziarie e intervenire, di conseguenza, su situazioni limite che, specialmente nei piccoli comuni, non mancano mai. Per questo motivo, a Piedimonte Matese, l’amministrazione comunale ha stanziato i primi fondi del 2013 in favore di interventi nel sociale, grazie alle somme ricavate dalla rinuncia alla indennità di carica del sindaco e degli assessori. Un provvedimento non nuovo e già noto ai cittadini, soprattutto agli indigenti, che nel corso del primo quinquennio della giunta Cappello hanno usufruito non poche volte di bonus e sussidi, finalizzati a tamponare situazioni di estrema necessità. Stavolta le due delibere di giunta riguardano gli stanziamenti per tasse scolastiche e universitarie, ma anche spese di riscaldamento e per l’acquisto di medicinali richiesti da persone che versano in gravissime difficoltà economiche. La somma, che ammonta a duemila euro, è stata già destinata a questo ulteriore intervento «d’emergenza». «Portiamo avanti con successo – scrive in una nota il sindaco Vincenzo Cappello – la nostra linea di governo locale, aiutando i cittadini che hanno bisogno di un sostegno economico, poiché meno fortunati di altri. Credo che in diversi anni di esperienza amministrativa maturata al Comune, in qualità di primo cittadino, un periodo di crisi come quello attuale, vissuto specialmente nell’ultimo anno, non si era mai registrato. Per i nostri concittadini più bisognosi di questo genere di intervento ciò costituisce un piccolo ma significativo sollievo». Nella «lista della spesa», quindi, non solo il pagamento di tasse universitarie a studenti non abbienti, per assicurare loro il diritto allo studio, ma anche bollette di utenze varie, così come l’acquisto di farmaci di assoluta necessità e anche spese relative a forniture di carburante per il riscaldamento. Un fondo di «prima linea» utilizzato, del resto, anche in occasione delle ultime festività natalizie, con un massiccio stanziamento di diecimila euro, devoluto a cittadini indigenti, risparmiando sui costi delle luminarie cittadine. L’amministrazione comunale ha calcolato che annualmente, dalla rinuncia alle indennità di carica previste per l’esecutivo comunale, si ricavano circa centomila euro. Una cifra considerevole, spalmata mese per mese in base alle istanze dei cittadini.
Gianfrancesco D’Andrea “Il Mattino”