Proteste vibranti del primo cittadino che teme per una nuova emergenza. I mezzi attendono ore intere per sversare a Casalduni.
Lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati sull’orlo del collasso. Da
sette giorni, infatti il conferimento dei materiali nella discarica di
Casalduni. Sarebbe un guasto tecnico all’impianto a creare problemi che
da circa una settimana allarma i sindaci dei comuni casertani che temono
ripercussioni per l’ igiene urbana. Il sindaco di Piedimonte Matese,
Vincenzo Cappello, ha segnalato il notevole aggravarsi dei disservizi
procurati dall’impianto di conferimento di Casalduni, ha impedito lo
scarico del materiale dopo una lunga attesa di una giornata intera,
adducendo guasti tecnici all’impianto stesso. “Da venerdì sette
dicembre, non è ancora possibile conferire i rifiuti urbani non
differenziati presso rimpianto di Casalduni (BN).
Lo stesso ha impedito anche in data odierna i conferimenti degli
automezzi in fila dalle ore 6.00 adducendo quale motivazione un guasto
all’impianto”. Questa, in sintesi, la nota con cui il Consorzio Unico ha
annunciato ai comuni del Matese le difficoltà nella raccolta dei
rifiuti indifferenziati. Il primo cittadino di Piedimonte Matese
sollecita la Provincia a prendere i dovuti provvedimenti per risolvere
la situazione ed impedire che simili episodi si ripetano nel futuro.
Cappello, inoltre, segnala che i disservizi si aggiungono ad una
gestione del CUB cronicamente afflitta da carenze strutturali ed
organizzative più volte segnalate da questo Ente. La situazione
influenza negativamente, senza alcuna responsabilità dell’Ente, il
raggiungimento degli obiettivi percentuali di raccolta differenziata
prevista per legge, oltre a gravare sulla popolazione che si vede
privata di un servizio del quale però è chiamata a sostenere i costi.
Dallo scorso 19 novembre, così come stabilito dall’Ufficio Flussi della
Regione Campania, l’attività di conferimento di 250 tonnellate al giorno
di rifiuti prodotti quotidianamente in provincia di Caserta presso lo
Stir di Casalduni (Benevento). L’accordo tra la Provincia di Caserta e
la Provincia di Benevento, stipulato con il comune obiettivo di
assicurare una gestione economicamente sostenibile dei rifiuti e di
prevenire la prevedibile emergenza derivante dalla imminente chiusura
della discarica “Maruzzella” di San Tammaro. Quest’ultimo sito, infatti,
è destinato esclusivamente ad ospitare i rifiuti attualmente stoccati
presso le piazzole dei siti di “Ferrandelle” (che ricade nel Comune di
Santa Maria La Fossa) e di quelli adiacenti la discarica “Maruzzella”.
L’invio di 250 tonnellate di rifiuti al giorno verso impianti
extraprovinciali consentirà alla Gisec, la società provinciale che
gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, di trattare presso lo Stir di
Santa Maria Capua Vetere la totalità del rifiuto residuo, ovvero circa
550 tonnellate al giorno. Attraverso tale organizzazione, sarà possibile
ridurre il più possibile l’eventuale invio di rifiuti verso l’estero,
abbattendo notevolmente i costi e scongiurando blocchi del servizio di
raccolta.
sette giorni, infatti il conferimento dei materiali nella discarica di
Casalduni. Sarebbe un guasto tecnico all’impianto a creare problemi che
da circa una settimana allarma i sindaci dei comuni casertani che temono
ripercussioni per l’ igiene urbana. Il sindaco di Piedimonte Matese,
Vincenzo Cappello, ha segnalato il notevole aggravarsi dei disservizi
procurati dall’impianto di conferimento di Casalduni, ha impedito lo
scarico del materiale dopo una lunga attesa di una giornata intera,
adducendo guasti tecnici all’impianto stesso. “Da venerdì sette
dicembre, non è ancora possibile conferire i rifiuti urbani non
differenziati presso rimpianto di Casalduni (BN).
Lo stesso ha impedito anche in data odierna i conferimenti degli
automezzi in fila dalle ore 6.00 adducendo quale motivazione un guasto
all’impianto”. Questa, in sintesi, la nota con cui il Consorzio Unico ha
annunciato ai comuni del Matese le difficoltà nella raccolta dei
rifiuti indifferenziati. Il primo cittadino di Piedimonte Matese
sollecita la Provincia a prendere i dovuti provvedimenti per risolvere
la situazione ed impedire che simili episodi si ripetano nel futuro.
Cappello, inoltre, segnala che i disservizi si aggiungono ad una
gestione del CUB cronicamente afflitta da carenze strutturali ed
organizzative più volte segnalate da questo Ente. La situazione
influenza negativamente, senza alcuna responsabilità dell’Ente, il
raggiungimento degli obiettivi percentuali di raccolta differenziata
prevista per legge, oltre a gravare sulla popolazione che si vede
privata di un servizio del quale però è chiamata a sostenere i costi.
Dallo scorso 19 novembre, così come stabilito dall’Ufficio Flussi della
Regione Campania, l’attività di conferimento di 250 tonnellate al giorno
di rifiuti prodotti quotidianamente in provincia di Caserta presso lo
Stir di Casalduni (Benevento). L’accordo tra la Provincia di Caserta e
la Provincia di Benevento, stipulato con il comune obiettivo di
assicurare una gestione economicamente sostenibile dei rifiuti e di
prevenire la prevedibile emergenza derivante dalla imminente chiusura
della discarica “Maruzzella” di San Tammaro. Quest’ultimo sito, infatti,
è destinato esclusivamente ad ospitare i rifiuti attualmente stoccati
presso le piazzole dei siti di “Ferrandelle” (che ricade nel Comune di
Santa Maria La Fossa) e di quelli adiacenti la discarica “Maruzzella”.
L’invio di 250 tonnellate di rifiuti al giorno verso impianti
extraprovinciali consentirà alla Gisec, la società provinciale che
gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, di trattare presso lo Stir di
Santa Maria Capua Vetere la totalità del rifiuto residuo, ovvero circa
550 tonnellate al giorno. Attraverso tale organizzazione, sarà possibile
ridurre il più possibile l’eventuale invio di rifiuti verso l’estero,
abbattendo notevolmente i costi e scongiurando blocchi del servizio di
raccolta.
Nuova Gazzetta di Caserta