La potabilità è ancora oggetto di verifica da parte dell’azienda sanitaria locale. Il primo cittadino intanto risponde alle asserzioni del consigliere di minoranza.
Sull’emergenza
acqua che ha interessato il
Matese negli ultimi giorni e
che può dirsi rientrata, sebbene
la potabilità delle acque
del Maretto sia ancora oggetto
di verifica in queste ore, è
intervenuto il sindaco. Lo ha
fatto dopo la comunicazione
di ieri dell’Asl Caserta al
comune di Piedimonte Matese,
e a tutti gli altri afferenti
al Distretto Sanitario 15 interessati
dalla turnazione del
servizio idrico, dopo aver
ricevuto la nota del Settore
Ciclo Integrato delle Acque
della Regione Campania in
cui si predispone il rientro
della fase di emergenza poiché
dai controlli effettuati si
è rilevata la conformità ai
parametri del Maretto, la cui
eccessiva torbidità causata
dalle piogge aveva reso
necessaria la sua esclusione
dalla rete idrica, e di conseguenza
l’avvio della turnazione
dell’erogazione tra una
parte del capoluogo matesino
e i centri della Media Valle
Alifana.
L’Asl sottolinea che le acque
rimesse in rete dovranno
essere considerate provvisoriamente
non idonee all’uso
potabile, sino a quando il
personale dell’Unità operativa
del Dipartimento di Prevenzione
si occuperà di
effettuare i dovuti controlli,
per poi trasmetterne gli esiti
all’Arpac Caserta. Tutto ciò
non interesserà il comune di
Piedimonte, poiché nella rete
cittadina verrà reimmessa
solo l’acqua proveniente
dalla sorgente del Torano,
sinora utilizzata al 50 per
cento per coprire anche gli
altri comuni.
La notizia è stata ricevuta
con soddisfazione dal sindaco
di Piedimonte Matese
Vincenzo Cappello, il quale,
sempre riguardo il tema
acqua, ha voluto rispondere
ad alcune dichiarazioni del
consigliere di minoranza
Domenico Santopadre
apparse ieri sulla stampa: “Il
consigliere Santopadre
dovrebbe ben sapere, proprio
per via del ruolo che
egli ricopre, che la riduzione
dell’erogazione di acqua a
Piedimonte non dipende dal
Sindaco e dalla sua Amministrazione,
bensì dalla Regione
Campania. La sorgente
del Maretto non serve la
città di Piedimonte, lo fanno
le acque del Torano, utilizzate
al 50 per cento durante le
emergenze poiché dirottate
verso gli altri comuni della
Valle Alifana, e questo meccanismo
di turnazione fa
capo agli esiti dell’accordo
che nel 2003 l’allora sindaco
Carlo Sarro sottoscrisse
presso la Prefettura di
Caserta”.
acqua che ha interessato il
Matese negli ultimi giorni e
che può dirsi rientrata, sebbene
la potabilità delle acque
del Maretto sia ancora oggetto
di verifica in queste ore, è
intervenuto il sindaco. Lo ha
fatto dopo la comunicazione
di ieri dell’Asl Caserta al
comune di Piedimonte Matese,
e a tutti gli altri afferenti
al Distretto Sanitario 15 interessati
dalla turnazione del
servizio idrico, dopo aver
ricevuto la nota del Settore
Ciclo Integrato delle Acque
della Regione Campania in
cui si predispone il rientro
della fase di emergenza poiché
dai controlli effettuati si
è rilevata la conformità ai
parametri del Maretto, la cui
eccessiva torbidità causata
dalle piogge aveva reso
necessaria la sua esclusione
dalla rete idrica, e di conseguenza
l’avvio della turnazione
dell’erogazione tra una
parte del capoluogo matesino
e i centri della Media Valle
Alifana.
L’Asl sottolinea che le acque
rimesse in rete dovranno
essere considerate provvisoriamente
non idonee all’uso
potabile, sino a quando il
personale dell’Unità operativa
del Dipartimento di Prevenzione
si occuperà di
effettuare i dovuti controlli,
per poi trasmetterne gli esiti
all’Arpac Caserta. Tutto ciò
non interesserà il comune di
Piedimonte, poiché nella rete
cittadina verrà reimmessa
solo l’acqua proveniente
dalla sorgente del Torano,
sinora utilizzata al 50 per
cento per coprire anche gli
altri comuni.
La notizia è stata ricevuta
con soddisfazione dal sindaco
di Piedimonte Matese
Vincenzo Cappello, il quale,
sempre riguardo il tema
acqua, ha voluto rispondere
ad alcune dichiarazioni del
consigliere di minoranza
Domenico Santopadre
apparse ieri sulla stampa: “Il
consigliere Santopadre
dovrebbe ben sapere, proprio
per via del ruolo che
egli ricopre, che la riduzione
dell’erogazione di acqua a
Piedimonte non dipende dal
Sindaco e dalla sua Amministrazione,
bensì dalla Regione
Campania. La sorgente
del Maretto non serve la
città di Piedimonte, lo fanno
le acque del Torano, utilizzate
al 50 per cento durante le
emergenze poiché dirottate
verso gli altri comuni della
Valle Alifana, e questo meccanismo
di turnazione fa
capo agli esiti dell’accordo
che nel 2003 l’allora sindaco
Carlo Sarro sottoscrisse
presso la Prefettura di
Caserta”.
Ernesto di Giorlamo Cronache di Caserta