Un servizio che ai cittadini del capoluogo matesino costa due milioni e mezzo di euro e che, nonostante tutto, ha portato al 46% di percentuale la raccolta differenziata è stato da sempre croce e delizia per l’Amministrazione Comunale. E con la chiusura del C.U.B. c’è lo spettro “disoccupazione” per gli addetti ai lavori…
Per il sindaco, Vincenzo Cappello (nella foto), risolta al 90% l’ennesima emergenza, rifiuti a Piedimonte Matese, dopo diversi giorni con vie e piazze colme d’immondizia, rimane “una faccenda che ci ha arricchiti in quanto esperienza umana e politica perché -riferisce Cappello- in questi mesi l’amministrazione comunale che reggo si è più volte trovata costretta a dover affrontare e dare soluzioni al problema dei solidi urbani, osservandolo da diverse angolature. In primo luogo tenendo presente la questione igiene e la pulizia del nostro comune, cui teniamo tantissimo. In seconda istanza prendendo atto dello stato di agitazione degli addetti che costantemente ansimavano per il loro posto di lavoro, senza certezze future. Ultima, ma certamente non di secondaria importanza, -ha ancora dichiarato Cappello- la questione legata al Consorzio unico di bacino che non ha quasi mai erogato con puntualità gli emolumenti per gli addetti e quant’altro fosse di sua competenza per il buon fun-zionamento del servizio”. Una serie di problemi, dunque, per la gestione di un settore che ai piedimontesi costa circa 2.500.000 euro l’anno e che ancor più “ha costantemente preoccupato i governanti del centro matesino -ha aggiunto- che in diverse occasioni si ritrovavano con un servizio carente”. Andando a ricercare “spesso attraverso salti mortali, soluzioni che di volta in volta tamponassero quelle che quasi sempre erano delle emergenze. Come -continua Cappello-, anticipazioni di cassa comunale, con conguagli dare-avere per assicurare stipendi non percepiti dal personale, il mancato saldo del noleggio di automezzi o delle spese per il carburante. Il tutto tra un esposto, un ricorso alla Procura e paventati scioperi del personale. Che in certi casi ne aveva di motivi da protestare attesa la precarietà continua”.
Ora, poi, che è ormai certa la chiusura del Cub al 31 dicembre prossimo “ancor più riusciamo a comprendere quelle proteste del personale -ha aggiunto Cappello-, anche se intramezzate da talune marachelle di qualche pecora nera che pure c’è tra le persone che lavorano al nostro servizio rifiuti”.
E proprio in considerazione di “qualche defezione non giustificata che in quest’ultima occasione abbiamo investito anche i carabinieri attivandoli in una sorta di prevenzione, anche nell’identificazione della rispettiva zona di competenza degli addetti. Devo dire –ha continuato il primo cittadino– che la Benemerita come sempre ha svolto egregiamente il ruolo, individuando anche le poche le zone di Piedimonte dove non è stato possibile risolvere quest’ultima emergenza”.
Intanto il Cub chiuderà il 31 dicembre prossimo e “dopo c’è l’incognita. Mi dispiace perché abbiamo fatto tanti sforzi per portare la differenziata al 46%, nonostante una gestione che ha fatto acqua da tutte le parti e che il nostro comune -ha concluso Cappello- ha tentato più volte di assumere in toto”.
Ora, poi, che è ormai certa la chiusura del Cub al 31 dicembre prossimo “ancor più riusciamo a comprendere quelle proteste del personale -ha aggiunto Cappello-, anche se intramezzate da talune marachelle di qualche pecora nera che pure c’è tra le persone che lavorano al nostro servizio rifiuti”.
E proprio in considerazione di “qualche defezione non giustificata che in quest’ultima occasione abbiamo investito anche i carabinieri attivandoli in una sorta di prevenzione, anche nell’identificazione della rispettiva zona di competenza degli addetti. Devo dire –ha continuato il primo cittadino– che la Benemerita come sempre ha svolto egregiamente il ruolo, individuando anche le poche le zone di Piedimonte dove non è stato possibile risolvere quest’ultima emergenza”.
Intanto il Cub chiuderà il 31 dicembre prossimo e “dopo c’è l’incognita. Mi dispiace perché abbiamo fatto tanti sforzi per portare la differenziata al 46%, nonostante una gestione che ha fatto acqua da tutte le parti e che il nostro comune -ha concluso Cappello- ha tentato più volte di assumere in toto”.
Vincenzo Corniello “Il Mattino”