Il primo cittadino del capoluogo matesino: “Ogni volta che scoppia un’emergenza noi sindaci la dobbiamo subire senza poter fare nulla…”
Era oramai dall’inizio della settimana
scorsa che erano sorti notevoli
disagi nella città. Gli operatori avevano
attuato un vero e proprio sciopero
bianco attenendosi scrupolosamente
alle normative e disposizioni
vigenti ed in più era stato convocata
un’assemblea sindacale dal 20 al 22
novembre – dalle ore 9 alle ore 11 –
provocando una astensione dal servizio
di 2 ore rispetto alle 8 ore giornaliere.
Questa situazione aveva
portato l’amministrazione ad emettere
una serie di ordinanze con relative
denunzie alla procura della repubblica
per interruzione di pubblico servizio
e per la non ottemperanza ad
un ordinanza sindacale. Nella giornata
di venerdì e sabato sono scesi
in campo i militari dell’arma della
compagnia matesina che dopo aver
riscontrato la mancata raccolta dei
rifiuti hanno provveduto ad identificare,
uno ad uno, gli operatori addetti
al ritiro dei rifiuti con contestuale
accertamento delle zone di loro
competenza. Oramai la protesta dei
lavoratori del CUB si allarga in tutta
la provincia di Caserta e, quindi,
anche sul cantiere di Piedimonte,
dove l’amministrazione matesina è
stata una delle prime a colmare i
vuoti lasciati dall’ente consortile
non solo in termine di pagamento
degli emolumenti ma anche con il
noleggio dei mezzi, con la fornitura
del carburante, degli indumenti, e
delle attrezzature. Il sindaco Vincenzo
Cappello (nella foto) in merito
afferma “ci troviamo nuovamente
di fronte ad un’emergenza che purtroppo
noi sindaci subiamo senza
poter far nulla. La cosa che ci
dispiace e che si fanno tanti sacrifici
per poter innalzare la percentuale
della raccolta differenziata e poi,
episodi come questi, fanno vanificare
ogni sforzo fatto. In merito alla
vicenda del mancato pagamento
degli stipendi già ho avuto dei contatti
con i loro responsabili locali e
siamo in attesa di un riscontro da
parte degli uffici amministrativi”.
scorsa che erano sorti notevoli
disagi nella città. Gli operatori avevano
attuato un vero e proprio sciopero
bianco attenendosi scrupolosamente
alle normative e disposizioni
vigenti ed in più era stato convocata
un’assemblea sindacale dal 20 al 22
novembre – dalle ore 9 alle ore 11 –
provocando una astensione dal servizio
di 2 ore rispetto alle 8 ore giornaliere.
Questa situazione aveva
portato l’amministrazione ad emettere
una serie di ordinanze con relative
denunzie alla procura della repubblica
per interruzione di pubblico servizio
e per la non ottemperanza ad
un ordinanza sindacale. Nella giornata
di venerdì e sabato sono scesi
in campo i militari dell’arma della
compagnia matesina che dopo aver
riscontrato la mancata raccolta dei
rifiuti hanno provveduto ad identificare,
uno ad uno, gli operatori addetti
al ritiro dei rifiuti con contestuale
accertamento delle zone di loro
competenza. Oramai la protesta dei
lavoratori del CUB si allarga in tutta
la provincia di Caserta e, quindi,
anche sul cantiere di Piedimonte,
dove l’amministrazione matesina è
stata una delle prime a colmare i
vuoti lasciati dall’ente consortile
non solo in termine di pagamento
degli emolumenti ma anche con il
noleggio dei mezzi, con la fornitura
del carburante, degli indumenti, e
delle attrezzature. Il sindaco Vincenzo
Cappello (nella foto) in merito
afferma “ci troviamo nuovamente
di fronte ad un’emergenza che purtroppo
noi sindaci subiamo senza
poter far nulla. La cosa che ci
dispiace e che si fanno tanti sacrifici
per poter innalzare la percentuale
della raccolta differenziata e poi,
episodi come questi, fanno vanificare
ogni sforzo fatto. In merito alla
vicenda del mancato pagamento
degli stipendi già ho avuto dei contatti
con i loro responsabili locali e
siamo in attesa di un riscontro da
parte degli uffici amministrativi”.
Ernesto di Girolamo Cronache di Caserta