Il primo cittadino Cappello: “Insieme agli altri sindaci dell’Ambito ci stiamo attivando per risolvere questo problema…”
Sono circa un centinaio le persone impiegate nell’Ambito C/6, che fa capo al Comune di Piedimonte Matese e gestisce i servizi sociali di quindici Comuni dell’Alto Casertano, rimasti da dieci mesi senza stipendio e senza alcun rimborso delle spese che finora hanno sostenuto. Padri e madri di famiglia che con quei pochi soldi che vengono lori riconosciuti, tirano avanti in famiglia e che ora sono arrivati al collasso. “Qualcuno tra noi che era abbastanza fortunato, poteva ‘appoggiarsi’ sulla sua famiglia o sul marito o moglie lavoratori. Ma la crisi ha fatto si che molti sono rimasti senza alcun sostentamento -afferma la signora Maria Grazia residente in uno dei quindici Comuni dell’Ambito, aggiungendo – noi ora ai nostri figli cosa diamo da mangiare le rassicurazioni e le pacche sulle spalle che riceviamo di volta in volta quando non riceviamo invece, lo stipendio?” Un’altra signora invece, Rosa, fa notare un altro aspetto non di secondaria importanza: “E’ vero che ad essere penalizzati siamo noi, ma nessuno pensa ad esempio anche alle persone che assistiamo quotidianamente? Io ad esempio lavoro nel Comune di residenza e sto vicino ad un’anziana di 75 anni senza figli vicino e senza altri parenti che possano assisterla. Se non vado più a lavorare che ne sarà di quella povera donna a cui è stato assegnato il minimo pensionabile? Io dovrei starle vicino solo quattro ore a settimana, ma siccome viviamo nello stesso paese, vado tutti i giorni, anche a Natale, Pasqua e Ferragosto, almeno a darle da mangiare e aiutarla nel suo fabbisogno personale, ovvero vado senza compenso e continuerò a farlo nonostante tutto. Ma in ogni caso è così che le Istituzioni intendono salvaguardare le fasce deboli, mettendo noi operatori sociali in condizione di non lavorare più?” Bisogna dire anche che molti operatori sociali non sono “fortunati” come la signora Rosa che lavora nel Comune dove risiede. Infatti una buona parte lavora in altri Comuni dell’Ambito C/6 e da quando non percepiscono più stipendio hanno anticipato anche i soldi della benzina. Il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello interviene sulla questione: “Io e gli altri sindaci del Comprensorio ricadenti nell’Ambito C/6 non solo siamo vicini a questi lavoratori, cercando in ogni modo di risolvere questa situazione difficile per loro, ma stiamo lavorando per risolvere il problema. Ci siamo attivati e continueremo a sollecitare la Regione Campania affinché assegni i fondi (sempre più ridotti) per dar modo anche di pagare le spettanze agli operatori sociali. Bisogna scongiurare assolutamente che venga meno l’assistenza alle fasce deboli di questo territorio, già purtroppo ampiamente mortificato in molti settori di vita pubblica e privata…”