Il Decreto 156 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre), che sopprime gli Uffici di Capriati al Volturno e Piedimonte, indica in 60 giorni il periodo di tempo entro il quale gli enti possono mostrarsi interessati.
Ieri il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ha scritto ai colleghi sindaci dell’alto casertano in riferimento alla possibilità di conservare la presenza di almeno un Ufficio del Giudice di pace sul territorio, come contemplato dall’articolo 3, commi 2.3.4.5 del Decreto legislativo n.156/2012, articolo che dà agli enti locali l’opportunità di sostenere economicamente un Ufficio prendendone in carico, anche in maniera associata, le spese di funzionamento. Cappello ha invitato i colleghi a manifestare entro 8 giorni l’eventuale disponibilità degli enti guidati nel farsi promotori dell’iniziativa.
Il Decreto 156 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre), che sopprime gli Uffici di Capriati al Volturno e Piedimonte, indica in 60 giorni il periodo di tempo entro il quale gli enti possono mostrarsi interessati. E proprio la settimana scorsa il presidente degli avvocati del Foro di Piedimonte Luigi Cimino, il quale aveva indetto anche una conferenza stampa sul tema della soppressione del Tribunale e degli uffici del Giudice di pace, scrisse una nota al sindaco di Piedimonte, sollecitandolo a vagliare eventuali soluzioni per conservare l’Ufficio secondo le modalità stabilite dalla norma, e scongiurare così il rischio di perdita di un punto di riferimento locale per la giustizia.
Il Decreto 156 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre), che sopprime gli Uffici di Capriati al Volturno e Piedimonte, indica in 60 giorni il periodo di tempo entro il quale gli enti possono mostrarsi interessati. E proprio la settimana scorsa il presidente degli avvocati del Foro di Piedimonte Luigi Cimino, il quale aveva indetto anche una conferenza stampa sul tema della soppressione del Tribunale e degli uffici del Giudice di pace, scrisse una nota al sindaco di Piedimonte, sollecitandolo a vagliare eventuali soluzioni per conservare l’Ufficio secondo le modalità stabilite dalla norma, e scongiurare così il rischio di perdita di un punto di riferimento locale per la giustizia.
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