La normativa vigente, resa più aspra dai recenti eventi tellurici dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, rende tutto più difficile.
Summit tecnico sul Puc al Comune, dove l’amministrazione comunale retta dal sindaco Vincenzo Cappello sembra avere tutta l’intenzione di accelerare sull’adozione dell’importante strumento urbanistico, fermo al palo da oltre 10 anni. Dietro convocazione del primo cittadino, si sono ritrovati intorno ad un tavolo per verificare lo stato dell’arte del piano urbanistico comunale l’assessore al ramo Attilio Costarella, il responsabile del settore Territorio e Ambiente Pietro Terreri, il responsabile del procedimento ambientale Lorenzo Pescatore, il preside della Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” della S.U.N. nonché tecnico incaricato della redazione del piano Carmine Gambardella, il responsabile del dipartimento Cultura del progetto della S.U.N. Giuseppe Guida ed il funzionario dell’Autorità di Bacino dei fiumi “Liri- Garigliano-Volturno” Gennaro Capasso, un’istituzione quest’ultima di fondamentale importanza per la preparazione degli studi propedeutici alla redazione dell’ex Prg con la quale il comune ha stipulato uno speciale protocollo di intesa volto allo studio del suolo e del sottosuolo cittadino, con speciale riferimento alle zone con vincolo di assoluta inedificabilità poiché ad alto dissesto idro-geologico. In tale ottica, durante l’incontro, l’Autorità di Bacino ha fornito all’assessore Costarella e agli esperti presenti un cronoprogramma per consegnare la documentazione relativa alla riperimetrazione e specificazione delle zone di rischio idro-geologico, sia per quanto attiene il centro abitato che per le aree periferiche: nel contempo, Capasso ha comunicato che l’autorità di bacino è pronta a fornire entro la prima metà del mese di luglio gli elaborati tecnici relativi alla riperimetrazione delle zone di rischio della popolosa frazione Sepicciano, entro la fine sempre di luglio la specificazione del grado di rischio all’interno delle aree riperimetrate ed, infine, entro la prima metà del prossimo mese di settembre gli elaborati tecnici di riperimetrazione delle zone di rischio per il centro urbano. Dal canto suo, il preside di Architettura Gambardella ha comunicato di essere in attesa delle risultanze degli studi effettuati sul territorio, anche attraverso sondaggi geologici, da parte dell’autorità di bacino, in modo tale da definire, di concerto con le linee programmatiche dell’amministrazione comunale, il profilo definitivo del tanto atteso Puc che potrà essere il volano dello sviluppo socio-economico del capoluogo matesino. “La riunione operativa che abbiamo tenuto al Comune – dichiara l’assessore Costarella – rende l’adozione del tanto atteso Puc più vicina; anche se la normativa vigente, resa più aspra dai recenti eventi tellurici dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, rende tutto più difficile per quanto attiene alle incombenze burocratiche da assolvere ed agli studi da effettuare sul territorio”.
Enzo Perretta Cronache di Caserta