A comunicare la decisione è stato il direttore sanitario dell’ Ospedale Civile con una lettera indirizzata al prefetto. Per 40 giorni la struttura presso il nosocomio non sarà operativa.
Chiude per ferie la farmacia distrettuale presso l’Ospedale “Ave Gratia Plena”. Quello che potrebbe sembrare uno scherzo agli occhi di molti, è invece la triste realtà che accompagnerà uno dei servizi sanitari più importanti fino al prossimo mese di settembre. Con proprio provvedimento emanato ieri mattina, ed indirizzato anche al Prefetto di Caserta Carmela Pagano, al direttore generale dell’Asl Paolo Menduni, al direttore responsabile del distretto sanitario 15 Emilio Filetti, alla responsabile distrettuale dell’unità operativa di relazioni con il pubblico Raffaella Ferrucci e alla sua omologa del servizio farmaceutico Gemma Sciaudone, il direttore sanitario del presidio ospedaliero matesino Alessandro Accinni ha comunicato la sospensione delle attività del servizio farmaceutico territoriale a decorrere dal prossimo martedì e fino al termine dell’estate. Una decisione forte e assurda che, però, si è resa necessaria attesa l’impossibilità, come spiegato dallo stesso Accinni nella sua nota, ad assicurare con le sole 2 unità in servizio le attività distrettuali ed ospedaliere durante tutto il periodo estivo. Una situazione emergenziale che, tra l’altro, è ben nota ai vertici della sanità in Terra di Lavoro avendo lo stesso direttore sanitario dell’ospedale in più occasioni segnalato la carenza di personale da assegnare alla farmacia distrettuale, non da ultime le note del 10 maggio e del 13 giugno scorsi in cui aveva chiesto di “integrare l’organico attesa la grave carenza di dirigenti farmacisti”.
Nel contempo, Accinni ha anche invitato il direttore del distretto 15 Filetti a dare comunicazione ai medici di famiglia “affinchè gli stessi informino i loro assistiti di rivolgersi per le loro necessità presso le farmacie territoriali più vicine”, che sono Vairano Scalo, Mignano Montelungo, Caiazzo, Teano e Caserta. Ulteriori disservizi, dunque, per gli utenti dei piccoli paesi montani, soprattutto per quelli residenti nei comuni posti più alto come Gallo Matese, Letino, Valle Agricola, San Gregorio Matese e Fontegreca, che saranno costretti a percorrere decine di chilometri per ritirare i farmaci forniti dal distretto, senza contare che tali nuovi disagi si aggiungono ai già vecchi disservizi determinati, nei mesi scorsi, dalla improvvisa cancellazione del servizio di consegna a domicilio che prima il distretto riusciva a garantire grazie ad un’auto di servizio che poi è stata ritirata dall’Asl lo scorso aprile. Senza contare, poi, che la platea di utenti della farmacia distrettuale è formata, per la stragrande maggioranza, da pazienti affetti da patologie tumorali ed ormai nella fase terminale della vita che ora, con il caldo afoso tipico dei mesi di luglio ed agosto, dovranno compiere lunghi tragitti per ritirare farmaci oncologici. Per i prossimi giorni, intanto, già si preannuncia forte la protesta dei sindaci guidati dal primo cittadino del capoluogo matesino Vincenzo Cappello che sono pronti a far sentire la propria voice presso i vertici dell’azienda sanitaria casertana per ottenere la riapertura immediata della farmacia distrettuale, ma nel frattempo a patire maggiormente i disagi sono proprio i residenti dei piccoli comuni, come Pratella con il sindaco Romualdo Cacciola che non usa mezzi termini per bollare come “vergognosa questa situazione che si rifletterà negativamente sempre sui cittadini e impoverirà ulteriormente l’ospedale ed il distretto sanitario da scelte dissennate adottate a livello centrale, con i nostri territori che stanno pagando un dazio troppo forte nel settore della sanità”. Lo stesso sindaco Cappello non ha mancato di far presente il proprio disappunto: “ E’ gravissimo quello che sta accadendo – ha detto adesso per prendere medicinali per i malati terminali bisognerà arrivare a Caserta”.
Nel contempo, Accinni ha anche invitato il direttore del distretto 15 Filetti a dare comunicazione ai medici di famiglia “affinchè gli stessi informino i loro assistiti di rivolgersi per le loro necessità presso le farmacie territoriali più vicine”, che sono Vairano Scalo, Mignano Montelungo, Caiazzo, Teano e Caserta. Ulteriori disservizi, dunque, per gli utenti dei piccoli paesi montani, soprattutto per quelli residenti nei comuni posti più alto come Gallo Matese, Letino, Valle Agricola, San Gregorio Matese e Fontegreca, che saranno costretti a percorrere decine di chilometri per ritirare i farmaci forniti dal distretto, senza contare che tali nuovi disagi si aggiungono ai già vecchi disservizi determinati, nei mesi scorsi, dalla improvvisa cancellazione del servizio di consegna a domicilio che prima il distretto riusciva a garantire grazie ad un’auto di servizio che poi è stata ritirata dall’Asl lo scorso aprile. Senza contare, poi, che la platea di utenti della farmacia distrettuale è formata, per la stragrande maggioranza, da pazienti affetti da patologie tumorali ed ormai nella fase terminale della vita che ora, con il caldo afoso tipico dei mesi di luglio ed agosto, dovranno compiere lunghi tragitti per ritirare farmaci oncologici. Per i prossimi giorni, intanto, già si preannuncia forte la protesta dei sindaci guidati dal primo cittadino del capoluogo matesino Vincenzo Cappello che sono pronti a far sentire la propria voice presso i vertici dell’azienda sanitaria casertana per ottenere la riapertura immediata della farmacia distrettuale, ma nel frattempo a patire maggiormente i disagi sono proprio i residenti dei piccoli comuni, come Pratella con il sindaco Romualdo Cacciola che non usa mezzi termini per bollare come “vergognosa questa situazione che si rifletterà negativamente sempre sui cittadini e impoverirà ulteriormente l’ospedale ed il distretto sanitario da scelte dissennate adottate a livello centrale, con i nostri territori che stanno pagando un dazio troppo forte nel settore della sanità”. Lo stesso sindaco Cappello non ha mancato di far presente il proprio disappunto: “ E’ gravissimo quello che sta accadendo – ha detto adesso per prendere medicinali per i malati terminali bisognerà arrivare a Caserta”.
Enzo Perretta Cronache di Caserta