Al sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello è toccato riportare l’attenzione su quella generazione mancante che dopo gli anni ’70 ha creato un vuoto anche sul nostro territorio. Ha dunque concluso appellandosi al ritorno di essa, culla di risorse importanti quali l’acqua e i boschi, valutando le prospettive per i giovani ma anche e soprattutto puntando alla commercializzazione dei prodotti dell’alto casertano…
Presso la Sala dei Convegni del Parco Regionale del Matese di Sant’Angelo d’Alife si è tenuto ieri l’incontro dibattito “Coltiviamo il Futuro” tra le autorità dell’Alto Casertano e i rappresentanti Regionali e Provinciali del PD. Ospiti d’eccezione Lucia Esposito e Nicola Caputo, Consiglieri Regionali PD Campania.Un ricco parterre di ospiti propositivi ha animato l’incontro-dibattito “Coltiviamo il Futuro, Quale Agricoltura nell’Alto Casertano?” tenutosi in concomitanza con un altro evento significativo per Sant’Angelo d’Alife e per lo stesso PD, l’inaugurazione della nuova sede di Piazza Municipio. Il segretario Provinciale del PD Caserta Dario Abbate ha spianato la strada agli interventi lanciando, con vivo ottimismo, un messaggio benaugurante, definendo l’agricoltura uno sbocco per la nostra Provincia. Il moderatore d’eccezione Paolo Conte, Responsabile provinciale del PD Caserta Dipartimento Politiche Agricole, ha poi introdotto alcuni spunti di riflessione che si sono rivelate essere le linee guida di tutti gli interventi. Significativo l’imput socio-politico lanciato illustrando le difficoltà oggettive che un ventenne di oggi affronta nello studio del diritto agrario. “Il mio intervento personale in tale iniziativa – ha dichiarato Conte – è voler ascoltare quanti più territori possibili dell’intera provincia per poi porre in essere una forza programmatica”. Dopo aver fatto gli onori di casa il sindaco di Sant’Angelo, Crescenzo Di Tommaso, ha invece subito focalizzato l’attenzione su uno dei prodotti della campagna santangiolese, l’olio d’oliva, la DOP mancata che cerca la marcia in più per emergere. “Vorremmo che da qui nascesse – ha continuato Alfonsina Natale, segretario del neocircolo PD di Sant’Angelo – un bel progetto per la crescita del nostro territorio attraverso l’amministrazione attiva di un partito vivo”. Articolato l’intervento di Corrado Martinangelo, Presidente Forum Regionale PD per le Politiche Agricole nonché Responsabile Mezzogiorno della Consulta Nazionale del Forum Agricoltura, che ha ben motivato tre punti fondamentali della serata: Partito dei territori, l’Europa e la Regione e gli Enti locali e regionali, dichiarando: “Approcciare al progetto programmatico è il futuro del PD. Gli agricoltori chiedono più sburocratizzazione, bisogna puntare ad una politica volta ad un maggior accrescimento del consumo locale”. Al sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello è toccato poi riportare l’attenzione su quella generazione mancante che dopo gli anni ’70 ha creato un vuoto anche sul nostro territorio. Ha dunque concluso appellandosi al ritorno di essa, culla di risorse importanti quali l’acqua e i boschi, valutando le prospettive per i giovani ma anche e soprattutto puntando alla commercializzazione dei prodotti dell’alto casertano. Si è poi entrati nel vivo del convegno con la chiara e preziosa testimonianza di Salvatore Ciardiello, Presidente CIA Campania, che ha sintetizzato il bisogno di internazionalizzare la nostra agricoltura. “Non credo più al piccolo agricoltore – ha proseguito Ciardiello – bisogna legiferare per mettere insieme perché l’agricoltura è, senza mezzi termini, il settore primario di questo territorio”. Sulla scia di tale intervento ha proseguito il direttore di Confagricoltura Caserta, Picone, dichiarando: “C’è bisogno di meno cooperative e più cooperazione”. A conclusione di una serie di corposi interventi la parola è passate alle due massime autorità locali che hanno ampliato il discorso elevandolo a quote più alte: Fabrizio Pepe, Presidente della Comunità Montana Zona del Matese e Pino Falco, Presidente del Parco Regionale del Matese. “L’agricoltura ha guidato – ha dichiarato Pepe – la trasformazione sociale avutasi negli anni. La montagna del territorio regionale è il 34% eppure non si riesce a trovare una forma di incentivazione per le comunità che su essa ci vivono. Abbiamo delle difficoltà oggettive per snellire le procedure e questo rischia di far scomparire anche il piccolo agricoltore”. Rammaricato, anche per gli ultimi accadimenti che hanno coinvolto l’Ente Parco nella questione Pirap, il Presidente Falco ha acceso i toni del dibattito attraverso un intervento che ha evidenziato come sia fondamentale creare motivazioni per i 50mila abitanti che contano i Comuni del Matese. “Dobbiamo riuscire a produrre un mercato di nicchia – ha concluso Falco – indipendentemente dalla diversità di idee emerse stasera”. Il sassolino prezioso lanciato da Paolo Conte a conclusione dell’incontro è stato quello di cominciare coinvolgendo gli alunni dei 5 Istituti Agrari presenti in Provincia di Caserta, uno dei quali presente proprio a Piedimonte Matese.
Adele Consola quiCaserta