E’ il modo più eclatante e forse chiaro per non tornare più indietro. Infatti una volta che la gara sarà aggiudicata, il servizio dovrà per forza essere espletato.
Il Comune di Piedimonte Matese esce dal circuito dei Consorzi per la raccolta dei rifiuti, vecchi e nuovi e lo fa in maniera inequivocabile, ovvero affidando per i prossimi cinque anni la raccolta ad un’altra ditta, tramite un bando di gara. Nella determina dirigenziale si evince infatti che una volta affidato il servizio al Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta, lo stesso, purtroppo, non ha avuto adempimento nei termini contrattuali previsti, generando una serie infinita di difficoltà alla Amministrazione ed alla collettività rappresentata, in particolare venivano contestate al Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta articolazione Territoriale CE 1 inadempimenti plurimi e composti con note ed ordinanze sindacali. Infatti fin dal novembre del 2010 il Comune di Piedimonte Matese diffidava il Consorzio Unico dei Rifiuti delle Province di Napoli e Caserta articolazione Territoriale CE 1 ad attivare i servizi di raccolta integrata e ne scaturiva con delibera di Consiglio Comunale la procedura per la risoluzione del contratto con il Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta per inadempienze contrattuali, così come previsto dal Codice Civile. Successivamente, lo scorso anno la Giunta Comunale prende atto della rescissione e diventa un provvedimento definitivo. Nel frattempo però, il Consorzio passa la mano alla costituenda Gisec ed il Comune decide di affrettare i tempi affidando appunto con una gara per i prossimi cinque anni ad una ditta privata che svolgerà il servizio in parola ad ogni effetto di servizio pubblico e costituisce quindi attività di pubblico interesse, per cui, non può essere sospeso o abbandonato, nel rispetto delle norme contenute. In sostanza viene ufficialmente aperta la procedura per l’appalto del servizio di spazzamento, raccolta differenziata e trasporto dei r.s.u. con il sistema “porta a porta” presso impianto specializzato, provenienti dalla raccolta differenziata di questo Comune, per la durata di cinque anni. Questo decisione c’è da scommettere, è destinata a fungere da esempio pilota in tutto l’Alto Casertano, atteso che il costituente Consorzio, denominato Gisec, vuole appioppare anche ai Comuni il personale in esubero ereditato dal vecchio Cub, gravando in maniera impressionante sulle casse comunali, per cui sarebbero costretti gli Enti ad alzare la soglia della Tarsu, portandola a livelli indicibili e insostenibili per i cittadini. Il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, ha invece scelto la strada dell’affidamento a privati e senza ulteriori oneri, se non quelli previsti dal contratto con la ditta appaltatrice.
Cronache di Caserta