Decisione alla quale si vede costretta la giunta Cappello, conseguenza di mancati riscontri da parte della società AQUA srl che gestisce la piscina di via Baden Powell in Piedimonte Matese dal 2006 e alla quale quest’ultima è stata affidata per ventinove anni. E’ l’ ordinanza sindacale del 29 febbraio scorso, impossibile da revocare allo stato attuale delle cose, perciò in corso di validità, nella quale si comandava la realizzazione di lavori di messa in sicurezza della struttura, a seguito di ingenti danni, accertati da tecnici comunali due giorni prima, provocati alla copertura della stessa da condizioni meteo avverse e si vietava il pubblico utilizzo fin quando questa non fosse fuori pericolo. Il 21 marzo giungeva una comunicazione al comune da parte del legale rappresentante della società AQUA srl, Rosa Vitale, nella quale si leggeva che i lavori di rimessa in sicurezza non erano terminati, ma nonostante ciò, la piscina poteva ritenersi sicura e quindi nuovamente usufruibile. Una risposta che poco si atteneva al provvedimento sindacale. Perciò, a tale comunicazione, alquanto incoerente ed ambigua, rispondeva, nel giorno 4 aprile 2012, il Responsabile del Settore Ambiente e Territorio, ingegner Pietro Terreri , precisando che la messa in sicurezza di uno stabile deve essere accertata da un Tecnico competente e il recupero di condizioni igienico-sanitarie è competenza dell’ASL. Dopodiché, nessuna certificazione prodotta, di cui l’Amministrazione Comunale non ha alcuna responsabilità, e l’unica risposta che l’esecutivo pedemontano ha ricevuto dalla società che detiene in appalto la gestione dei servizi della piscina, è stata il silenzio totale. Questi i chiarimenti ai tanti perché giunti all’Amministrazione in merito alla piscina chiusa già da tempo, allo scopo di informare i cittadini e gli utenti della struttura e di evitare che si faccia di questo problema un altro pretesto per strumentalizzazioni e speculazioni politiche.
Michela Vigliotti Gazzetta di Caserta