I primi cittadini del Matesino e del Monte Maggiore hanno pronunciato il no alla delega irrevocabile all’incasso della Tarsu. Il capoluogo matesino, ovvero Piedimonte Matese Comune più grande, in prima fila
Un no forte chiaro alla sottoscrizione della delega irrevocabile all’incasso della Tarsu in favore della Gisec. A pronunciarlo i sindaci del Matese e del Monte Maggiore nel nuovo faccia a faccia svoltosi ieri mattina in Provincia con i vertici della società provinciale che dal prossimo 1 gennaio dovrà assumere la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nei 104 comuni di Terra di Lavoro. Al cospetto dell’amministrazione unico Felice Di Persia e del direttore generale Madaro, i primi cittadini o loro delegati di Piedimonte Matese, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Caiazzo, Capriati al Volturno, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castello del Matese, Ciorlano, Dragoni, Fontegreca, Formicola, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Liberi, Piana di Monte Verna, Pontelatone, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, Ruviano, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife e Valle Agricola hanno ribadito, pur in presenza dell’obbligatorietà stabilita dalla legge 26/2010, la loro netta contrarietà al conferimento del mandato pieno alla Gicsec all’incasso della tassa sui rifiuti in assenza di precise garanzie sul servizio e sulla tariffa che verrebbe applicata nei comuni ricadenti nell’ambito Nord della Provincia di Caserta. Come hanno avuto modo di spiegare ancora una volta i vari sindaci, tra i quali Vincenzo Cappello (nella foto), Raffaele Santabarbara, Giuseppe Avecone, Teodolinda Stocchetti e Antimo Nocera, nei loro interventi, “non è possibile firmare una cambiale in bianco senza conoscere il piano di attuazione reale con cui la Gisec intende svolgere il servizio nei singoli comuni, con relativi costi di gestione e strategie di attuazione un altro aspetto fondamentale è la mancanza di garanzia di tarrifazione per gli utenti, perché è fuori da ogni logica di pianificazione territoriale applicare ima tariffa unica provinciale che accomuna i grandi agglomerati urbani come Aversa, Caserta e Marcianise a piccole realtà come le nostre popolate da poche migliaia di cittadini e soggette al fenomeno dello spopolamento”. Rilievi questi su cui si dovrebbe continuare a discutere nei prossimi giorni in ulteriori incontri che la Gisec convocherà per portare avanti il confronto con i sindaci, ma comunque Di Persia ha fatto presente agli amministratori locali presenti che “la mancata sottoscrizione costituirà l’impossibilità oggettiva per la Gisec allo svolgimento dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti nei comuni”. L’amministratore unico della società provinciale ha anche fatto presente che “l’amministrazione provinciale ha già provveduto a riscrivere il testo degli art. 4 e 5 del regolamento provinciale Tarsu relativi rispettivamente la gestione delle tassa rifiuti solidi urbani e della tariffa di igiene ambientale, e gli obblighi in capo ai comuni, e ricordato che ben 3 amministrazioni locali hanno già sottoscritto la delega proprio sulla base del nuovo testo di entrambi gli articoli”. Da più parti, poi, è stata anche stigmatizzata la minaccia di denuncia all’autorità giudiziaria rivolta dalla Provincia ai sindaci qualora fosse perdurato il diniego al conferimento del mandato all’incasso.
Enzo Perretta Cronache di Caserta
Enzo Perretta Cronache di Caserta