Continua il progetto di aiuti ai meno abbienti, nonostante i continui e massicci tagli del governo centrale. I 100mila euro all’anno che dovrebbero percepire gli amministratori, dal 2007 in poi, sono stati sempre utilizzati per interventi sul sociale.
L’amministrazione comunale di Piedimonte Matese retta dal sindaco Vincenzo Cappello sin dal suo insediamento alla guida della città, nel 2007, non ha mai percepito alcuna indennità, gettoni di presenza, rimborsi spesa, ed ogni altro tipo di costo per il comune. Le somme derivanti alla rinuncia all’indennità, una cifta totale di circa 100mila euro ogni anno, vengono utilizzate la maggior parte per interventi sul sociale (ma anche borse di studio, pagamento di tasse universitarie, libri scolastici, ecc.) nonchè per importanti opere di ristrutturazione o anche per l’acquisto di una dependance del famoso palazzo Ducale (nel 2007 il comune di Piedimonte Matese esercitò il diritto di prelazione). Per il contrasto alla povertà 150 famiglie potranno avere il pagamento di un contributo quale corrispettivoper la realizzazione di progetti personalizzati che consisteranno in ore di lavoro nel campo sociale, nella manutenzione di edifici comunali ( tinteggiatura, e piccoli interventi), di vigilanza davanti le scuole, di pulizie straordinarie negli uffici comunali e giudiziari, ecc. Con il taglio drastico dei finanziamenti da parte della regione molti servizi nel campo sociale sono stati ridimensionati o addirittura soppressi. Il Comune ha voluto continuare a porre in essere questo intervento per aiutare le persone deboli dando loro una dignità (è il quarto anno consecutivo). Il pagamento di questi fondi alle persone meno abbienti non deve essere inteso come una elemosia ma come corrispettivo per un lavoro svolto. Attualmente la copertura finanziaria per questo progetto è divisa in tre quote, una stanziata dalla Regione, l’altra con l’ausilio di fondi comunali per servizi sociali e la terza prevede l’utilizzo dei fondi derivanti dalla rinuncia all’indennità. Un segnale, questo che spiega come la situazione delle famiglie meno agiate sia al centro del programma che l’amministrazione sta portando a termine da anni. Ed è proprio in questo quadro che nei giorni scorsi la giunta comunale di Piedimonte ha deliberato di destinare i locali dell’Enel (ceduti in comodato d’uso gratuito) alla costruzione di una mensa per i poveri.
Diego Riccio Cronache di Caserta