Lavori per la pulizia delle siepi lungo la strada provinciale 331. Un intervento eseguito “in fretta e furia” da una ditta per conto della Provincia, titolare dell’arteria stradale.
Con l’ordinanza numero 39 – scritta in data di ieri – l’amministrazione comunale piedimontese, guidata dal sindaco Vincenzo Cappello, ha ordinato all’ente provincia – presieduto da Domenico Zinzi – di rimuovere, ad horase, tutti i residui delo sfalcio dai margini stradali.
Essi infatti costituiscono un grave pericolo – scrive Cappello – sia per l’incolumità delle persone che per la sicurezza dei boschi. Infatti i materiali tranciati e lasciati a bordo strada potrebbero diventare una micidiale miccia capace di innescare incendi.
Informati Carabinieri e Forestale.- L’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, ha disposto che l’ordinanza venga trasmessa anche al comando della compagnia dei carabinieri e al corpo forestale dello stato della locale stazione. Inoltre la stessa ordinanza è stata trasmessa al Prefetto e al comando dei vigili urbani piedimontese.
Tempi di attuazione.- L’ordinanza emessa ieri a firma del sindaco Vincenzo Cappello costringe l’amministrazione provinciale a segire due strade: immediata esecuzione dell’ordinanza oppure ricorso al Tar entro un termine di sessanta giorni
I fatti.- Alcuni giorni fa la ditta incaricata dalla Provincia ha eseguito iltaglio delle siepi lungo la provinciale che da Piedimonte sale al Matese, passando per Castello Matese.
Un intervento rozzo che ha lasciato sul posto – in molti casi appese alle parte rocciose che delimitano la strada. Piante spezzate a metà, rami parzialmente tranciati e lasciati seccare all’interno della vegetazione. Oltre ad essere uno schiaffo alla natura del Matese, quello stesso intervento in pulizia delle siepi, potrebbe rappresentare un pericolo per i boschi della zona.
La nota del presidente Pepe.- Pochi giorni fa, la Comunità Montana del Matese, attraverso il presidente Fabrizio Pepe, aveva protestato presso l’ente provincia sempre per la stessa vicenda.
Anche nella nota dell’ente montano matesino – indirizzata alla Provincia – si evidenzia il pericolo derivante dall’intervento eseguito dall’ente di corso Trieste.
Nuova Gazzetta di Caserta
Essi infatti costituiscono un grave pericolo – scrive Cappello – sia per l’incolumità delle persone che per la sicurezza dei boschi. Infatti i materiali tranciati e lasciati a bordo strada potrebbero diventare una micidiale miccia capace di innescare incendi.
Informati Carabinieri e Forestale.- L’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, ha disposto che l’ordinanza venga trasmessa anche al comando della compagnia dei carabinieri e al corpo forestale dello stato della locale stazione. Inoltre la stessa ordinanza è stata trasmessa al Prefetto e al comando dei vigili urbani piedimontese.
Tempi di attuazione.- L’ordinanza emessa ieri a firma del sindaco Vincenzo Cappello costringe l’amministrazione provinciale a segire due strade: immediata esecuzione dell’ordinanza oppure ricorso al Tar entro un termine di sessanta giorni
I fatti.- Alcuni giorni fa la ditta incaricata dalla Provincia ha eseguito iltaglio delle siepi lungo la provinciale che da Piedimonte sale al Matese, passando per Castello Matese.
Un intervento rozzo che ha lasciato sul posto – in molti casi appese alle parte rocciose che delimitano la strada. Piante spezzate a metà, rami parzialmente tranciati e lasciati seccare all’interno della vegetazione. Oltre ad essere uno schiaffo alla natura del Matese, quello stesso intervento in pulizia delle siepi, potrebbe rappresentare un pericolo per i boschi della zona.
La nota del presidente Pepe.- Pochi giorni fa, la Comunità Montana del Matese, attraverso il presidente Fabrizio Pepe, aveva protestato presso l’ente provincia sempre per la stessa vicenda.
Anche nella nota dell’ente montano matesino – indirizzata alla Provincia – si evidenzia il pericolo derivante dall’intervento eseguito dall’ente di corso Trieste.
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