Istituzioni unite nella lotta, il sindaco Cappello: “C’è il forte rischio di vedere soppressa la sede giudiziaria del nostro territorio”. Il presidente Grillo: “Contrari all’accentramento dei processi a Santa Maria Capua Vetere”
Fronte comune degli avvocati e delle istituzioni matesine, in primis i Comuni, per scongiurare il trasferimento dei processi penali dalla sezione distaccata piedimontese alla sede centrale del Tribunale di Santa Mari a Capua Vetere. In un’affollata assemblea tenutasi al piano terra degli uffici giudiziari di piazza Carmine, legali e primi cittadini dei 17 Comuni del Matese, insieme al presidente del Parco Regionale Pinuccio Falco e al vicepresidente della Comunità Montana Rocco Landi, si sono ritrovati per fronteggiare insieme l’ennesima emergenza che colpisce un territorio che “rischia di essere defraudato sempre di più – come ha spiegato il sindaco Vincenzo Cappello – con l’emergenza ospedale ed ora il rischio di vedere soppressa la nostra sezione staccata del Tribunale”. A presiedere l’incontro Carlo Grillo, leader dell’associazione degli avvocati matesini, che ha illustrato il contenuto del decreto numero 255 con cui lo scorso 21 aprile il presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Andrea Della Selva, ha disposto la centralizzazione dei procedimenti penali da celebrarsi necessariamente con il magistrato togato. Un provvedimento che entrerà in vigore dal prossimo 9 maggio, una proroga per consentire una maggiore organizzazione delle cancellerie e che vedrà i processi penali più importanti celebrati nel capoluogo sammaritano e non più in città. “Una decisione assurda ed incomprensibile – ha spiegato l’avvocato Grillo – che non tiene in alcun conto le esigenze degli avvocati matesini ma, soprattutto, delle diverse parti che partecipano ai processi, dagli imputati alle persone offese, dai testimoni ai consulenti. La sezione staccata di Piedimonte Matese serve un’utenza di ben 63mila cittadini sparsi nei 23 Comuni che rientrano nella giurisdizione del tribunale matesino, per cui se il presidente Della Selva dovesse confermare questa sua scelta, si tratterebbe di una vera mazzata per l’intero comprensorio”. Il presidente degli avvocati, dopo aver stigmatizzato anche l’atteggiamento del Consiglio dell’Ordine che ha dato parere favorevole alla centralizzazione delle cause penali, ha anche informato i colleghi che, insieme all’avvocato Sergio Maria Ferritto, parteciperà ad una seduta straordinaria della Camera Penale sammaritana per illustrare i disagi ed i disservizi derivanti dallo spostamento dei processi da Piedimonte a Santa Maria e che in quella sede verranno valutate eventuali forme di protesta, in primis l’astensione dalle udienze per le prossime settimane. Nella discussione sono intervenuti anche gli avvocati Luigi Cimmino, che ha rimarcato la necessità di “far sentire la nostra voce su una questione tanto importante per il futuro del nostro Tribunale che non vorremmo venisse chiuso”, ed Ercole Di Baia che, dopo aver fatto presente come “si parli molto del processo breve e poi si adottano misure che davvero favoriscono la morte delle cause penali”, ha ammonito i colleghi “sui rischi che produrrebbe un’eventuale astensione, atteso che finirebbe per far prescrivere i processi”. Il presidente del Parco Falco ha fatto presente l’impegno “a difendere il nostro territorio da un ulteriore scippo e a far sì che esso non venga ancora di più mortificato”, quindi il sindaco Cappello ha accolto, anche a nome dei colleghi primi cittadini, la richiesta del presidente degli avvocato Grillo di adottare una delibera con la quale si chiede al presidente del Tribunale Della Selva di rivedere la sua scelta e diconfermare la celebrazione nel capoluogo matesino dei processi penali.
Enzo Perretta Corriere di Caserta
Enzo Perretta Corriere di Caserta