Importante riunione ieri, indetta dai sindaci del Matese, capitanati dall’Avv. Vincenzo Cappello. la situazione è preoccupante.
“Per il 2011 abbiamo avuto fondi per 30.000 euro e, ad oggi sono rimasti 15 euro”. E’ stato il direttore amministrativo, Federico Iorizzo, partecipando ieri mattina alla riunione indetta dai sindaci del bacino matesino e dell’alto casertano a mettere le dita nella piega dei numeri (si tratta del budget per le somministrazioni fuori gara che sono centralizzate ndr) per fotografare lo stato di criticità in cui si trova il presidio ospedaliero di Piedimonte Matese . “ Non ci sono i fondi per la manutenzione e le forniture ordinarie per ciò che occorre” ricordando la qualifica di Dea di secondo livello quanto ad organizzazione dei servizi ospedalieri e quindi un finanziamento adeguato alle esigenze di questo modello organizzativo specie dopo la chiusura dell’ospedale di Teano. Un grido d’allarme che ha racchiuso l’andamento dei vari interventi succedutesi nel corso della riunione con la partecipazione ampia di amministratori , di operatori e di alcune associazioni che operano nel sociale come l’associazione malati pschichici con il il presidente Ermanno Preziosi ha denunciato ancora una volta lo “scandalo” della struttura pubblica ancora incompleta sorta nell’area ospedaliera mentre gli utenti sono ospitati presso residenze private. Iorizzo ha evidenziato , prima di richiamare i dati dell’esercizio corrente quanto realizzato lo scorso anno: una spesa di 130.000 euro a fronte di 460.000 di prestazioni erogate. Una sollecitazione per gli amministratori a mettere in campo iniziative per un adeguamento delle risorse. Ad introdurre il dibattito che sfocerà in un atto deliberativo di protesta e proposta ai vertici dell’ASL accorpata e quindi al commissario i sindaci Romualdo Cacciola e Vincenzo Cappello da poco eletto nel comitato di vigilanza e rappresentanza dei territori serviti ed attivato la scorsa settimana. Entrambi hanno evidenziato le difficoltà, le carenze croniche di personale e di alcune apparecchiature mediche (Urologia è chiusa da alcuni giorni per mancanza di personale anche se forse martedì riaprirà ha assicurato il direttore sanitario). “ Sono in sofferenza tanti comparti che hanno a che fare le aree interne ed in questa prospettiva occorre mobilitarsi” ha dichiarato il presidente del parco regionale del Matese con riferimento alla problematica dei parchi regionali , dei trasporti , delle scuole, e della sanità ospedaliera e territoriale : “da rivendicare è la nostra sopravvivenza”. Contro la logica “centralizzante” dei servizi si è espresso il vicesindaco di Valle Agricola Rocco Landi. Una mobilitazione del tipo di quella messo in campo per le scuole di montagna è stata avanzata dal vicesindaco di Letino Fausto Perrone. Il direttore sanitario Alessandro Accinni, pur evidenziato le criticità e le questioni pendenti ed irrisolte in ordine al trasferimento di personale in mobilità o di attrezzature biomedicali ha ricordato che “l’ospedale ha avuto un indirizzo ben preciso” in riferimento alla qualifica di Dea ed all’aumento del numero dei posti letto da 130 a 158. Tra gli interventi anche i sindaci di Vairano Patenora e di Fontegreca, Raffaele Di Robbio ed Antonio Montoro. La parola adesso ai sindaci del matesino/alto Casertano per i passi conseguenti e l’azione di pressione per migliorare le cose.
Nella foto una fase dell’incontro avvenuto ieri mattina
Michele Martuscelli “Il Sannio”
“Per il 2011 abbiamo avuto fondi per 30.000 euro e, ad oggi sono rimasti 15 euro”. E’ stato il direttore amministrativo, Federico Iorizzo, partecipando ieri mattina alla riunione indetta dai sindaci del bacino matesino e dell’alto casertano a mettere le dita nella piega dei numeri (si tratta del budget per le somministrazioni fuori gara che sono centralizzate ndr) per fotografare lo stato di criticità in cui si trova il presidio ospedaliero di Piedimonte Matese . “ Non ci sono i fondi per la manutenzione e le forniture ordinarie per ciò che occorre” ricordando la qualifica di Dea di secondo livello quanto ad organizzazione dei servizi ospedalieri e quindi un finanziamento adeguato alle esigenze di questo modello organizzativo specie dopo la chiusura dell’ospedale di Teano. Un grido d’allarme che ha racchiuso l’andamento dei vari interventi succedutesi nel corso della riunione con la partecipazione ampia di amministratori , di operatori e di alcune associazioni che operano nel sociale come l’associazione malati pschichici con il il presidente Ermanno Preziosi ha denunciato ancora una volta lo “scandalo” della struttura pubblica ancora incompleta sorta nell’area ospedaliera mentre gli utenti sono ospitati presso residenze private. Iorizzo ha evidenziato , prima di richiamare i dati dell’esercizio corrente quanto realizzato lo scorso anno: una spesa di 130.000 euro a fronte di 460.000 di prestazioni erogate. Una sollecitazione per gli amministratori a mettere in campo iniziative per un adeguamento delle risorse. Ad introdurre il dibattito che sfocerà in un atto deliberativo di protesta e proposta ai vertici dell’ASL accorpata e quindi al commissario i sindaci Romualdo Cacciola e Vincenzo Cappello da poco eletto nel comitato di vigilanza e rappresentanza dei territori serviti ed attivato la scorsa settimana. Entrambi hanno evidenziato le difficoltà, le carenze croniche di personale e di alcune apparecchiature mediche (Urologia è chiusa da alcuni giorni per mancanza di personale anche se forse martedì riaprirà ha assicurato il direttore sanitario). “ Sono in sofferenza tanti comparti che hanno a che fare le aree interne ed in questa prospettiva occorre mobilitarsi” ha dichiarato il presidente del parco regionale del Matese con riferimento alla problematica dei parchi regionali , dei trasporti , delle scuole, e della sanità ospedaliera e territoriale : “da rivendicare è la nostra sopravvivenza”. Contro la logica “centralizzante” dei servizi si è espresso il vicesindaco di Valle Agricola Rocco Landi. Una mobilitazione del tipo di quella messo in campo per le scuole di montagna è stata avanzata dal vicesindaco di Letino Fausto Perrone. Il direttore sanitario Alessandro Accinni, pur evidenziato le criticità e le questioni pendenti ed irrisolte in ordine al trasferimento di personale in mobilità o di attrezzature biomedicali ha ricordato che “l’ospedale ha avuto un indirizzo ben preciso” in riferimento alla qualifica di Dea ed all’aumento del numero dei posti letto da 130 a 158. Tra gli interventi anche i sindaci di Vairano Patenora e di Fontegreca, Raffaele Di Robbio ed Antonio Montoro. La parola adesso ai sindaci del matesino/alto Casertano per i passi conseguenti e l’azione di pressione per migliorare le cose.
Nella foto una fase dell’incontro avvenuto ieri mattina
Michele Martuscelli “Il Sannio”