Il primo sindaco di Piedimonte Matese dell’Italia unita e la figura di Don Bosco hanno scandito la prima giornata di celebrazioni e riflessioni sull’Unità d’Italia organizzata dall’amministrazione comunale di Piedimonte Matese.
Un ciclo di incontri che è terminato, oggi, con una tavola rotonda presso l’auditorium di S.Domenico . “Il difficile cammino dell’Unità d’Italia” ( è anche il titolo dell’omonimo volume curato dall’associazione culturale “Daniele”) è il tema del confronto che vedrà la partecipazione del docente universitario Felicio Cortese, curatore del libro e del docente di storia contemporanea Gianni Cerchia. Hanno partecipato Giovanni Guadagno Alberico Boiano, Costantino Leuci. Moderatore l’assessore alla cultura Benny Iannitti dopo i saluti del sindaco Vincenzo Cappello e del presidente della comunità montana Fabrizio Pepe. La prima giornata è stata caratterizzata dall’intervento dell’assessore Leuci che in mattinata ha tracciato il quadro storico che caratterizzò le vicende unitarie e pre-unitarie con ampi riferimenti ai contributi di esponenti del mondo professionale e politico matesino nel panorama nazionale e regionale . Uomini come Beniamino Caso, e prima ancora Ercole D’Agnese durante la rivoluzione napoletano,che ebbero un ruolo di primo piano nelle vicende politiche, una trama di continuità e di connessioni di spinte ideali soffermandosi in particolare sulla figura di Pietro Romagnoli, in sala i nipoti a cui è stata consegnata una targa commemorativa da parte dell’amministrazione . E’ in quest’occasione che l’assessore Attilio Costarella e responsabile dell’istituto storico del Risorgimento ha rilanciato l’idea di dedicare una piazza al patriota matesino Nel pomeriggio altro importante appuntamento con Michele Malatesta, già docente di logica e scrittore introdotto dal presidente dell’ente montano Pepe il quale ha richiamato un volume scritto dagli ex allievi del docente dal titolo “lo spazio della parola” per marcare alcuni aspetti qualificanti della figura di Malatesta. L’assessore Iannitti ha a sua volta richiamato un dato che sta connotando l’orientamento dell’amministrazione in tema di politica culturale: l’attenzione alle personalità matesine che si sono distinte in vari ambiti. Ricchissima di spunti (tanti gli aneddoti raccontati) e stimoli è stata la relazione dell’ex docente incentrata sulla figura di Don Bosco con ampi e penetranti richiami storici e culturali al rapporto tra stato e chiesa. Il sindaco Vincenzo Cappello, ringraziando Malatesta per la presenza ha donato un piatto di ceramica (“ un piccolo dono per la lezione di amore e passione che ci da sempre”) . Ieri gran concerto con lensemble strumentale Viva Verdi ed il coro “Agape Fraterna”.
Michele Martuscelli – Il Sannio quotidiano
Michele Martuscelli – Il Sannio quotidiano