Operazione chiave dell’Amministrazione Comunale per la redazione del Piano Urbanistico Comunale. Il prossimo 23 marzo incontro con l’Autorità di Bacino del Liri, Garigliano e Volturno.
Iniziate le verifiche idrogeologiche per il piano urbanistico comunale. Ed il prossimo 23 marzo l’amministrazione comunale avrà un incontro con i responsabili dell’autorità di bacino del Liri Gargliano e Volturno , l’ente delegato alla pianificazione e gestione dei processi per la messa in sicurezza sul piano idrogeologico dei territori compresi nel suo raggio di competenza su scala interregionale. Si tratta di una delle operazioni –chiave per la redazione della nuova progettazione dello strumento di programmazione urbanistica che la città attende da anni. In vigore è il piano di fabbricazione entrato in vigore nel lontano 1978 non più adeguato alle esigenze di cambiamento che si sono verifiche in questi 30 anni. Le operazioni avviate serviranno ad individuare i parametri di fragilità e di vulnerabilità ( le cosiddette “zone rosse”) delle porzioni del territorio comunale ai fini di una corretta pianificazione delle risorse , essendo il maggiore centro matesino attraversato da una diffusa rete di criticità (valloni, zone di pianura, torrenti ) che richiedono di essere “governate” e prima ancora individuate nel loro grado di sicurezza. Da qui l’esigenza di approntare questi “saggi” fisici con il prelievo di campioni di terreno da studiare . Ricordiamo che il Puc è affidato al dipartimento di cultura del progetto della facoltà di architettura della Sun tramite la consulenza scientifica del docente universitario Carmine Gambardella.
Michele Martuscelli Il Sannio
Iniziate le verifiche idrogeologiche per il piano urbanistico comunale. Ed il prossimo 23 marzo l’amministrazione comunale avrà un incontro con i responsabili dell’autorità di bacino del Liri Gargliano e Volturno , l’ente delegato alla pianificazione e gestione dei processi per la messa in sicurezza sul piano idrogeologico dei territori compresi nel suo raggio di competenza su scala interregionale. Si tratta di una delle operazioni –chiave per la redazione della nuova progettazione dello strumento di programmazione urbanistica che la città attende da anni. In vigore è il piano di fabbricazione entrato in vigore nel lontano 1978 non più adeguato alle esigenze di cambiamento che si sono verifiche in questi 30 anni. Le operazioni avviate serviranno ad individuare i parametri di fragilità e di vulnerabilità ( le cosiddette “zone rosse”) delle porzioni del territorio comunale ai fini di una corretta pianificazione delle risorse , essendo il maggiore centro matesino attraversato da una diffusa rete di criticità (valloni, zone di pianura, torrenti ) che richiedono di essere “governate” e prima ancora individuate nel loro grado di sicurezza. Da qui l’esigenza di approntare questi “saggi” fisici con il prelievo di campioni di terreno da studiare . Ricordiamo che il Puc è affidato al dipartimento di cultura del progetto della facoltà di architettura della Sun tramite la consulenza scientifica del docente universitario Carmine Gambardella.
Michele Martuscelli Il Sannio