Rewind di “Se non ora quando?” Folta la partecipazione. Presenti anche il sindaco Cappello e gli amministratori comunali Manifestazione in piazza Vincenzo Cappello a Piedimonte Matese, pro – donna come soggetto e non come oggetto. Il gentil sesso che si diede appuntamento lo scorso mese di febbraio sempre nella stessa piazza, ieri mattina hanno riproposto il “Rewind” di “Se non ora quando?” chiedendo nuovamente a tutta la cittadinanza di unirsi nella protesta nazionale per l’uso strumentale che è stato fatto proprio nei confronti della donna, a seguito della vicenda “Ruby”. Hanno parlato tra gli altri, Antonietta Fortini, candidata alle scorse regionali con S.E.L. e ottenne anche un discreto riscontro, così come ha salutato i convenuti il sindaco della città Vincenzo Cappello, che non ha mancato di rimarcare sulla donna come fonte di ogni buona ispirazione nella vita quotidiana di ciascun uomo. “Dobbiamo ricordare – ha affermato Cappello – anche quelle donne scomparse l’8 marzo 1911 nell’incendio della Triangle Factory di New York. Ebbene, 35 e più di quelle donne erano italiane.” E il sindaco dimostra di essere molto interessato a questa tragica storia: “Come si è potuto constatare in parte riscontrare dai registri, vi erano anche giovanissime e addirittura una 14enne, segno tangibile che i diritti delle donne, anche in un paese che è il padre della democrazia erano violati. Anche qui a Piedimonte Matese abbiamo avuto donne lavoratrici nel nostro cotonificio, le quali con spirito ed abnegazione erano costrette al doppio ruolo, impossibile per quei tempi essendo il clima lavorativo molto più severo do oggi, di madre e di operaia.” Infine il primo cittadino si sofferma sull’attuale ruolo delle donne al Comune: “E’ vero oggi non c’è nessuna donna in Amministrazione e ne sono rammaricato, anche se non dipende da noi. Auspico che questo gap venga colmato l’anno prossimo. Posso però dire che nella macchina comunale tre dirigenti su quattro sono donne, così come il comandante dei Vigili Urbani e il direttore generale sono donne e ancor più tante donne lavorano in seno al Municipio con abnegazione e spirito di servizio, un po’ colma quindi la mancanza di gentil sesso tra i consiglieri comunali.”
Corriere di Caserta – Caiazzorinasce