I tredici operatori finiti sotto accusa per interruzione di pubblico servizio, non mancano di ringraziare il sindaco Vincenzo Cappello per esser stato loro vicino…
“Avremmo dovuto protestare non una, ma cento volte!” Così i tredici operatori ecologici spiegano la loro versione dei fatti… Dopo che è venuta a galla la notizia che alcuni degli operatori ecologici che operano sul territorio di Piedimonte Matese, risultano indagati per interruzione di pubblico servizio, per i noti fatti avvenuti il 10 e 11 dicembre 2009, gli interessati del provvedimento, con un comunicato stampa hanno inteso dire la loro su quella vicenda. Ecco il comunicato che pubblichiamo integralmente con allegata la copia firmata dagli stessi. “Leggiamo, con molto rammarico, dai giornali che noi operatori ecologici addetti alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Piedimonte Matese, di essere indagati dalla Magistratura del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per il reato di ‘interruzione di servizio pubblico’ avvenuto il 10 e 11 dicembre 2009. Ebbene bisogna che noi facciamo sentire la nostra voce, bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Noi operatori nonostante abbiamo incontrato non poche difficoltà nell’espletare il nostro lavoro di raccolta differenziata dei rifiuti, crediamo di aver svolto il nostro dovere sempre con impegno, con diligenza, con senso di responsabilità. Se nei giorni di raccolta dei rifiuti del 10 e 11 dicembre 2009 si è riscontrato un disservizio, questo viene da lontano, noi avremmo dovuto protestare non una volta, ma cento volte, visto il trattamento subito: non siamo mai stati forniti di vestiario adatto al lavoro, non abbiamo fatto visite mediche con la dovuta frequenza, non abbiamo ricevuto lo stipendio con regolarità, non abbiamo in questi tre anni un cantiere fisso per il ricovero degli automezzi, molte volte si aveva difficoltà per rifornire di carburante gli automezzi atti alla raccolta. Ma la causa che ha indotto le Rappresentanze Sindacali a proclamare uno stato di agitazione dell’intero personale operativo del Consorzio Unico di Bacino della Provincia di caserta (pur garantendo i servizi minimi essenziali) è stata quella che sebbene si fossero lamentate delle gravi inadempienze in merito alle leggi vigenti in tema di sicurezza sul lavoro e dei lavoratori, non si è mai avuta la certificazione da parte degli organi competenti di idoneità degli automezzi atti alla raccolta. Ribadiamo ancora una volta che noi operatori ecologici, nonostante il numero esiguo di unità lavorative (causa per la quale non possiamo neanche chiedere un turno di ferie e, addirittura cerchiamo di non ammalarci), abbiamo svolto sempre il nostro lavoro con grande senso di responsabilità. Va anche sottolineata la grande collaborazione che abbiamo avuto con il Sindaco Avvocato Vincenzo Cappello, è con l’intera Amministrazione Comunale che , consapevoli delle innumerevoli difficoltà che dovevamo superare per svolgere il nostro dovere, non ci hanno mai lasciati da soli, trovando di volta in volta le soluzioni ai problemi. Possiamo dire con fierezza a tutti i cittadini Piedimontesi che il nostro Paese è pulito, abbiamo raggiunto un’alta percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, e che grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale, al senso del dovere degli operatori ecologici tutti, ossia quelli atti allo spazzamento e quelli atti alla raccolta e, soprattutto grazie alla serietà, alla responsabilità e alla diligenza di tutti i cittadini Piedimontesi, possiamo essere orgogliosi di goderci un grosso risultato che molti altri Paesi del Casertano ci invidiano: il PRIMATO NELLA CLASSIFICA DI CITTA’ PULITA di tutti i Comuni della Provincia di Caserta.”
Gli operatori ecologici del cantiere di Piedimonte Matese.
www.caiazzorinasce.net