Il Comune presentò la denuncia ai Carabinieri, soprattutto per evitare che per l’approssimarsi delle festività natalizie del 2009 la città si presentasse coi rifiuti per strada. Ma gli addetti ai lavori in ogni caso, sebbene esortati, il 10 e 11 dicembre non raccolsero i rifiuti.
Interruzione di servizio pubblico. E’ questa l’accusa per la quale sono indagate tredici persone, dipendenti del Consorzio Unico di Bacino della Provincia di Napoli e Caserta. Il 10 e 11 dicembre del 2009 i netturbini non si presentarono al lavoro per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio di Comune di Piedimonte Matese. Per questo motivo il pubblico ministero, dott.ssa Giorgia De Ponte, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha “invitato” a comparire presso la caserma dei carabinieri le persone sottoposte ad indagine. Si tratta di Salvatore Compositore, Salvatore Napoletano, Francesco Andreozzi, Domenico Cestari, Angelo De Lillo, Vincenzo Viscione, Marcello Vitelli, Giuseppe Florio, Virginio Rosmini, Francesco Vitelli, tutti di Piedimonte Matese, Ciro Tuccillo e Pasquale Ciccarelli di Casoria, e Vincenzo Piscopo di San Giorgio a Cremano. L’indagine è scattata dopo la denuncia da parte del Comune che in quel periodo a causa della mancata raccolta dell’immondizia in strada fu costretta a vivere una settimana circa di emergenza, con l’avvio della pratica di rescissione del contratto con il Consorzio visti i continui disservizi provocati dal mancato servizio di spazzamento. Il sindaco Vincenzo Cappello fu costretto ad adottare quel provvedimento dopo un lungo tira e molla con il Consorzio dei rifiuti, che non riusciva più a garantire la raccolta dell’immondizia, provocando non pochi disagi tra la popolazione. A peggiorare la situazione contribuirono proprio i dipendenti del Consorzio, che non ricevendo lo stipendio da diversi mesi decisero di incrociare le braccia bloccando ancora una volta il servizio.Adesso arriva come un fulmine a ciel sereno questa indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che servirà a fare chiarezza su una vicenda che vede indagate tredici persone che hanno sempre lavorato nel migliore dei modi, ma che in quei due giorni non hanno rispettato il contratto assentandosi dal posto di lavoro. Toccherà a loro chiarire i motivi. Intanto, il Comune visto che è in atto la procedura di risoluzione del contratto proprio con il Consorzio ha avviato una gara per l’affidamento del servizio di raccolta per due mesi. Le ditte interessate possono presentare la domanda entro il 19 gennaio.
Pietro Parente Corriere di Caserta