A distanza di un anno dalla stipula del preliminare di vendita il Comune torna in possesso dell’antico palazzo. La giunta Cappello ha stanziato 1.500.000 euro
E’ stato firmato ieri l’atto di acquisto del complesso immobiliare dell’opera salesiana che così ritorna pienamente nella sfera pubblica fatte salve le attività e gli spazi che rimarranno per le attività religiose ed oratoriali in continuità dal secondo dopoguerra. Le attività spirituali e sociali, ricreative proseguono con la attiva permanenza dell’associazione cooperatori salesiani e dell’arrivo di un nuovo giovane sacerdote don Armando Visone. Venuta meno quella che è stata la funzione complessiva dell’opera salesiana, l’ispettoria regionale salesiana ha dismesso il complesso nell’ambito di un processo di riduzione della presenza dell’ordine fondato dal Don Bosco: i terreni, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, furono dati in donazione modale ai salesiani a condizione, cioè, che esercitassero le attività di tipo socio-religioso, poi esteso anche al campo della formazione. Cessato il compito ed in seguito alla volontà di rimettere gli spazi dell’ampio complesso alla periferia della città. L’amministrazione di centro sinistra si è fatta avanti manifestando la volontà di riacquistare l’opera fatti salvi le opere di migliorie e le strutture che sono stati realizzati in questi decenni dai salesiani. Circa un anno fa è stato firmato il preliminare di vendita con l’impegno contrattuale da parte del comune di pagare 1.500.000 euro a favore dell’opera a titolo di corrispettivo per quanto realizzato. Nei giorni scorsi l’ufficio finanziario a provveduto all’impegno di spesa. E ieri la firma per gli altri adempimenti procedurali tra il sindaco Vincenzo Cappello ed il rappresentante dell’ispettoriaAlessandro Farina. Si tratta di un’area – chiave, quella su cui è nata e sviluppata l’opera salesiana necessaria- mente da ridefinire e riordinare, sul piano funzionale, nell’ambito del piano urbanistico in corso di redazione molto vicino all’altro sito di estrema importanza come l’ex cotonificio solo in parte già ristrutturato con la nascita del centro polifunzionale dove è stato istituto il “Cottage Villane” : ma rimane da recuperare la parte più ampio dell’ex stabilimento di proprietà di un altro privato. Insomma sarà un “asse” territoriale decisivo per dare contenuto alla nuova pianificazione urbanistica.
E’ stato firmato ieri l’atto di acquisto del complesso immobiliare dell’opera salesiana che così ritorna pienamente nella sfera pubblica fatte salve le attività e gli spazi che rimarranno per le attività religiose ed oratoriali in continuità dal secondo dopoguerra. Le attività spirituali e sociali, ricreative proseguono con la attiva permanenza dell’associazione cooperatori salesiani e dell’arrivo di un nuovo giovane sacerdote don Armando Visone. Venuta meno quella che è stata la funzione complessiva dell’opera salesiana, l’ispettoria regionale salesiana ha dismesso il complesso nell’ambito di un processo di riduzione della presenza dell’ordine fondato dal Don Bosco: i terreni, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, furono dati in donazione modale ai salesiani a condizione, cioè, che esercitassero le attività di tipo socio-religioso, poi esteso anche al campo della formazione. Cessato il compito ed in seguito alla volontà di rimettere gli spazi dell’ampio complesso alla periferia della città. L’amministrazione di centro sinistra si è fatta avanti manifestando la volontà di riacquistare l’opera fatti salvi le opere di migliorie e le strutture che sono stati realizzati in questi decenni dai salesiani. Circa un anno fa è stato firmato il preliminare di vendita con l’impegno contrattuale da parte del comune di pagare 1.500.000 euro a favore dell’opera a titolo di corrispettivo per quanto realizzato. Nei giorni scorsi l’ufficio finanziario a provveduto all’impegno di spesa. E ieri la firma per gli altri adempimenti procedurali tra il sindaco Vincenzo Cappello ed il rappresentante dell’ispettoriaAlessandro Farina. Si tratta di un’area – chiave, quella su cui è nata e sviluppata l’opera salesiana necessaria- mente da ridefinire e riordinare, sul piano funzionale, nell’ambito del piano urbanistico in corso di redazione molto vicino all’altro sito di estrema importanza come l’ex cotonificio solo in parte già ristrutturato con la nascita del centro polifunzionale dove è stato istituto il “Cottage Villane” : ma rimane da recuperare la parte più ampio dell’ex stabilimento di proprietà di un altro privato. Insomma sarà un “asse” territoriale decisivo per dare contenuto alla nuova pianificazione urbanistica.
Michele Martuscelli Buongiorno Caserta