Praticamente nel nosocomio cittadino non è più possibile svolgere l’ordinario. Solo emergenze. E ieri mattina la Direzione Sanitaria ha sospeso le reperibilità. Reparti sguarniti in casi di emergenze
Anno nuovo problemi antichi e acuitisi negli ultimi giorni all’Ospedale Civile di Piedimonte Matese, dove praticamente l’ordinario, ovvero operazioni e quant’altro non è più possibile effettuarlo a causa di un totale stato di disinteresse da parte degli Enti preposti a rilanciare il nosocomio cittadino. Questo emerge dagli ambienti ospedalieri e l’ultima in ordine di tempo è la nota della Direzione Sanitaria inviata a tutti i reparti interessati, Urologia, Ortopedia, Pediatria etc. etc. etc. che sono sospese le reperibilità a data da destinarsi per tutti i medici. Ciò implica in parole povere che se in ospedale, tanto per fare un esempio arriva un caso urgente di un bambino che necessità di trasferimento ad altro nosocomio specializzato, il pediatra che si trova in servizio al reparto, deve accompagnarlo con i mezzi di soccorso fino al nuovo ospedale, lasciando quindi il reparto privo di assistenza medica specialistica. Ma non è tutto, perché sempre quanto emerge dall’attuale situazione infrastrutturistica i problemi denunciati più volte per quanto attiene le sale operatorie sono tutt’altro che risolti, anzi. Infatti attualmente è in funzione una sola camera operatoria ed è riservata ad i casi di emergenza provenienti dal Pronto Soccorso (incidenti gravi e patologie che abbisognano di operazioni immediate), mentre per l’ordinario, praticamente i reparti ospedalieri si stanno svuotando, soprattutto per chi deve effettuare un intervento di routine o, quantomeno, non urgente. Per dirla tutta un’appendicite o un’ernia al disco o ancora operazioni che un tempo qui in città erano all’ordine del giorno, allo stato attuale non sono più possibili. E dire che non più tardi di un mese fa, intervennero per una verifica all’ospedale “Ave Gratia Plena”, il senatore Raffaele Calabrò, consulente per la Sanità del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, ed il senatore Carlo Sarro durante la visita congiunta effettuata il 28 novembre scorso, preannunciando che la struttura sarebbe diventata il baricentro ospedaliero dell’Alto Casertano. Il direttore Accinni segnalò che “sul tavolo dell’allora sub commissario Zuccatelli, giaceva da mesi una relazione dettagliata sullo stato dell’Ospedale e sugli interventi urgenti da fare, in primis la ristrutturazione esterna ed una nuova Tac, e sulle carenze da colmare sia economiche che di personale”. Di diverso avviso invece il commento del sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello: “Si è fatto di tutto per impedire la chiusura del nostro nosocomio nel nuovo piano ospedaliero e tutti insieme ci siamo riusciti. Ora però non deve significare che restano in piedi sole le mura di quello che è un prezioso punto di riferimento per un bacino di utenza di oltre 60mila abitanti. Bisogna, al di là delle divisioni politiche, continuare a lavorare per farlo progredire e soprattutto attrezzarlo come si deve.”
Corriere di Caserta