Un centro di aggregazione e di ritrovo per i giovani del paese. Questo il piano di intervento a Largo Pioppetelli del gruppo al governo che vuole realizzare una sorta di palazzetto dello sport in quella zona già interessata da un intervento di riqualificazione qualche tempo fa.
Continua l’azione dell’amministrazione comunale di Piedimonte Matese per il recupero e la risocializzazione delle aree periferiche della città. Già la scorsa estate, in occasione della festa dei carbonai, il Largo Pioppetelli, uno degli angoli più suggestivi della città, era stato sottratto al degrado in cui versava, recuperando gli spazi verdi, la fontana e i bagni pubblici, anche grazie alla collaborazione con Legambiente che vi ambientava la giornata di “Puliamo il mondo” e che insieme alle scolaresche metteva a dimora delle piante e decorava la parete con un bel murale. Oggi arriva la notizia del finanziamento di un primo importante progetto per il pieno recupero di quell’area: con decreto dirigenziale numero 1108 del 23 dicembre scorso, la Regione Campania ha ammesso a finanziamento il progetto, presentato dal Comune nel 2009, per la realizzazione di un playground, ovvero di un campo all’aperto per il gioco della pallavolo e del basket.
Si tratta del primo passo verso la realizzazione di un più ampio progetto per la riqualificazione del Largo Pioppetelli e dell’intero quartiere di “Vallata”, uno dei più popolosi e in continua espansione, che necessita quindi di una attenta programmazione di interventi volti anche a migliorare la qualità della vita dei residenti e favorire l’integrazione tra i più giovani, senza dimenticare le fasce di popolazione socialmente più deboli. La realizzazione del campo da gioco prevede infatti anche il recupero delle aree adiacenti con il rifacimento di marciapiedi, illuminazione pubblica, servizi igienici e arredo urbano, in modo da far tornare ad essere la piazza un luogo di incontro e di crescita sociale. Viva soddisfazione è espressa dal sindaco, Vincenzo Cappello, e dall’assessore ai Servizi sociali, Domenico Ferraiuolo.
Stella Bruni Corriere di Caserta