E’ in programma oggi l’incontro, presso la prefettura di Caserta, richiesto dall’amministrazione comunale di Piedimonte Matese per affrontare la problematica della sorgente del Maretto e dei relativi disagi, allorquando il servizio regionale è costretto a sospendere la fornitura, per i problemi di torbidità (specie in caso di piogge abbondanti fermo restanto la ricerca di altre criticità ambientali). Ma il punto maggiormente controverso su cui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Cappello ha chiesto di intervenire è quello della turnazione dell’acqua proveniente dall’altra sorgente , che serve normalmente ed in maniera adeguata la città, quella del Torano, peraltro limitata alla metà, con lo “scarico” di acqua: in caso di crisi come è successo in due casi, infatti, i cittadini (gran parte del territorio) del maggiore centro matesino hanno un fermo nella fornitura di acqua di 48 ore per consentire l’approvigionamento idrico nelle due linee che vanno nella pianura alifana (Alife, Allignano , Raviscanina, Baia Latina, Dragoni etc). Nella lettera inviata al prefetto in cui ha chiesto l’attivazione del tavolo tecnico con la partecipazione degli uffici regionali e del consorzio idrico provinciale, il sindaco Cappello chiede di rivedere completamente il dispositivo a suo tempo stipulato nel 2003 : «è un meccanismo inapplicabile sulla scorta di nuove esigenze territoriali» ha scritto il primo cittadino che ha lamentato anche la mancata realizzazione di una serie di impegni ed opere assunti dalla regione sempre con riferimento al tavolo tecnico di sette anni fa. All’incontro saranno presenti i tecnici del settore regionale del ciclo integrato delle acque ed il presidente e funzionari del consorzio idrico «terra di Lavoro ». Si discuterà , quindi, di eventuali soluzioni alternative per superare le criticità riscontrate dopo la messa a punto del problema.
Michele Martuscelli Buongiorno Caserta