Carenze portate all’attenzione del commissario dell’Asl. Il direttore sanitario Accinni: «Siamo allo stremo» Il sindaco Vincenzo Cappello: “C’è allarme in tutti gli Amministratori dell’Alto Casertano…”
Da circa un mese l’ospedale di Piedimonte Matese è paralizzato per la rottura dei tavoli operatori e la conseguente chiusura di una delle due sale operatorie. Inascoltati gli appelli lanciati dal direttore sanitario, Alessandro Accinni, ai vertici dell’Asl. Restano pesanti i disagi a carico dell’utenza e dei malati dell’area. Disagi e disservizi ancora più marcati in considerazione del fatto che l’ospedale matesino serve una trentina di comuni ricadenti in una vasta area, alcuni dei quali distano anche più di venti chilometri. Un viaggio che, quindi, potrebbe risultare fatale in caso di gravi emergenze. Non solo disagi ma anche enorme sperpero di risorse pubbliche. Infatti, trasferire un malato costa tantissimo, sia in termini economici che di organizzazione del lavoro: far uscire un’ambulanza con un medico, un infermiere e un autista in reperibilità (che in questi casi, va pagato a parte in base alle ore di impiego) costa ai contribuenti una bella cifra.La situazione è particolarmente grave per la divisione di Medicina che gestisce anche il Pronto Soccorso; questa infatti vive una drammatica carenza di personale, per la quale sono stati soppressi anche dei posti letto.
«Tutti gli amministratori dell’Alto Casertano— precisa il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello— al di là di ogni schieramento politico, sono fortemente preoccupati per il futuro della struttura ospedaliera. Siamo offesi perché da mesi chiediamo, senza successo, di poter incontrare i vertici dell’Asl». «Probabilmente— insiste il sindaco matesino — il commissario dell’Asl Romano è impegnato in altre faccende». L’impossibilità, che perdura da diverse settimane, di ricoverare pazienti e di effettuare interventi chirurgici potrebbe pesare negativamente sul bilancio della stessa struttura sanitaria. Infatti il calo delle prestazioni potrebbe essere letto, nelle statistiche annuali, come improduttività dell’ospedale e quindi potrebbe diventare strumento per effettuare tagli e ridimensionamenti.«Da tempo — continua Cappello — stiamo evidenziando i rischi che gravano sul nostro ospedale che è vittima di palesi inadempienze da parte dei vertici dell’Asl». Per tentare di risolvere l’intera problematica, il primo cittadino piedimontese, si è rivolto al Prefetto di Caserta chiedendo allo stesso un intervento deciso. «Siamo in grosse difficoltà— ha precisato il direttore sanitario Alessandro Accinni — perché diventa sempre più difficile poter garantire un efficiente servizio ai nostri utenti. Eppure, continua il dirigente della struttura sanitaria matesina, basterebbe davvero poco per risolvere grossi problemi ed evitare sperpero di denaro pubblico». «Basterebbe, ad esempio — conclude Accini — trasferire a Piedimonte Matese qualche tavolo operatorio efficiente e abbandonato in strutture sanitarie già chiuse».
Giancarlo Izzo Corriere del Mezzogiorno